Pietro Ichino (Milano, 22 marzo 1949) è un giurista, giornalista e politico italiano.
È docente ordinario di Diritto del lavoro nell’Università statale di Milano. Ha inoltre svolto l’incarico di deputato dal 1979 al 1983, come indipendente di sinistra nelle file del PCI. Nel 2008 è stato eletto senatore nella circoscrizione della Lombardia per il Partito Democratico. Tutta la documentazione relativa alla sua attività politica e i suoi articoli più recenti sono disponibili nel sito www.pietroichino.it.
La voce di Wikipedia gliela deve aver scritta un suo collaboratore: solo così si spiega la segnalazione del sito nel testo, che è una cosa molto poco wikipedica (e anche il resto del testo suona piuttosto complice). Il collaboratore di Ichino comunque gli costa milleduecento euro: è un dato riportato appunto nel suo sito, dove Ichino ha messo online tutti i suoi conti economici. L’iniziativa è stata apprezzata in rete, non solo per la trasparenza, ma anche perché le cifre sono ben spiegate e il quadro è interessante per noi profani: il senatore Ichino riceve dal parlamento ogni mese 12mila euro lordi che diventano 5500 netti, ma tornano a essere 12mila con i vari rimborsi. Ed ecco le spese calcolate da Ichino: al PD vanno 3500 euro (bella cifra, anche se non la famosa “metà” di cui parlano le leggende), per l’appartamento romano Ichino paga 1200 euro, 400 se ne vanno in altre spese romane (“cercando di spender poco”, aggiunge poeticamente il senatore). E insomma, alla fine a Milano ci torna con 6200 euro. Un altro dato notevole riguarda “il sito e la newsletter”. Ichino dice che gli sono costati 18mila euro e una cosa del genere pubblicata online, tra chi conosce le cose di internet, ha suscitato un’unanime commento: “18 mila euro? Glielo facevo per mille!”.