Si parla spesso dell’attendibilità di Wikipedia, l’enciclopedia online costruita dai suoi utenti. Wikipedia ospita una massa di informazioni imbattibile da un’enciclopedia tradizionale, e il fatto stesso che sia ormai usata da milioni e milioni di persone rende più efficace e capillare il controllo e la correzione dei suoi eventuali errori. Che però capitano, e bisogna avere qualche minima cautela. Noi giornalisti dovremmo verificare anche altrove le cose più particolari che leggiamo su Wikipedia, per esempio: e non tutti lo fanno. E a volte le pagine italiane sono meno attendibili e verificate di quelle in inglese. Ma stiamo parlando di dettagli imprecisi o incompleti, quasi mai di errori rilevanti.
Però ci sono anche quelli, a volte per sbadataggine, altre per dolo. Quando il senatore Ted Kennedy si è sentito male alla cena presidenziale della settimana scorsa, sulla sua pagina di Wikipedia qualcuno ha scritto che era morto dopo essere stato portato in ospedale. Nel giro di pochi minuti l’errore è stato corretto, e si era trattato probabilmente di uno scherzo poco divertente. Altre volte è capitato che una pagina dovesse essere chiusa agli aggiornamenti, perché il suo oggetto era vittima di vandalismi faziosi e “politici”.
Quindi adesso i responsabili di Wikipedia starebbero studiando un sistema di filtri – sperimentato sulla versione tedesca del sito – che cambierebbe radicalmente il funzionamento attuale: solo degli editor registrati potrebbero inserire informazioni, mentre gli aggiornamenti degli utenti andrebbero online soltanto dopo una verifica da parte degli editor.
Il fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales, è un sostenitore della novità: altri nicchiano. Tutta la discussione è su Wikipedia.
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