Difendere Di Pietro mi richiederebbe almeno un giorno di training autogeno, e dopo la cosa suonerebbe superata. Quindi incollo quel che scrive Gilioli (e vi voglio vedere, come sarete scandalizzati, quando qualcuno criticherà il presidente Berlusconi):
Non entro più di tanto nel merito: a me Napolitano pare un po’ una mummia, ma è la meglio persona che abbiamo nelle quattro alte cariche dello Stato (ricordo che dopo di lui vengono nell’ordine Schifani, Fini e Berlusconi). E se dovesse schiattare o andare in pensione, il Cavaliere è già li pronto a fiondarsi sulla sua poltrona.
Ciò detto, non sta in piedi che in una democrazia non si possa criticarlo, e lo sdegno generalizzato che si scatena a ogni parvenza di critica – con l’immancabile “solidarietà al Colle” espressa da destra e da sinistra – è di un unanimismo conformista assai sgradevole, peggio che ai tempi dell’”arco costituzionale”.
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