Vorrei inserire una riflessione accessoria alle molte considerazioni esauste e avvilite dalla storia della bambina brasiliana e delle scomuniche (compresa quella di Sofri, quello anziano, su Repubblica di oggi): sono tutte giuste e comprensibili, ma non sarebbe meglio inserire nella sua misura – una sentenza regolamentaria interna a una struttura religiosa – la punizione della scomunica, e non degnarla di tanto scandalo? È chiaro che il suo valore per chi la commina ci racconta del suo delirio nel comminarla, ma forse non dovremmo prendere troppo sul serio le norme bizzarre di una congregazione per quanto importante come la Chiesa cattolica. Si può discutere se sia giusto o no squalificare Mourinho per quello che ha detto, ma non si esageri a indignarsi e battersi contro quella squalifica: trattasi di calcio. Lo si farà quando Mourinho venisse insultato e perseguitato: come lo si fa quando questo avviene da parte di bigottismi di ogni genere, o contro persone di fede per la loro fede.
Ma una scomunica? Le Chiese sanno fare di peggio, e lo fanno.
update: ricevo obiezioni prevedibili, ma evidentemente è il caso di parlarne. Più tardi, grazie.
Update: ok, lo so che una sanzione per quanto insignificante a chi sia fuori da quel sistema di regole, è comunque grave per chi vi è dentro. E che ha un valore simbolico. Infatti credo sia molto grave che la Chiesa Cattolica disincentivi l’uso del profilattico nei paesi in cui questo implica conseguenze gravissime. O che metta all’indice gli omosessuali rendendoli oggetto di persecuzioni. Ma nel caso della scomunica queste implicazioni mi sembrano assai più blande: naturalmente non ne so abbastanza, e può darsi che gli scomunicati in questione ne traggano gravi conseguenze per la loro vita futura, e questo sia quindi rilevante.
Ma a parte questo, io credo che se dobbiamo criticare quello che una Chiesa fa, allora dobbiamo permetterci anche di dire quanto di medievale e infantile ci sia in un istituto come quello della scomunica. Oppure diciamo che sono cose interne alla Chiesa, e allora è contraddittorio poi criticare le ragioni per cui una scomunica viene adottata: ci sono scomuniche condivisibili?
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