In buone mani

Dal blog di Sandro Gilioli:

Questa mattina alle otto meno un quarto il mio amico nepalese S.T. è arrivato in aereo a Roma da Bangkok.
Per fargli avere il visto turistico – starà in Italia meno di un mese – avevo fatto tutte le pratiche richieste dalle legge: fideiussione bancaria, lettera d’invito e tutto il resto.
Ottenuto il regolare visto, dunque, S.T. è arrivato questa mattina a Fiumicino. Alla dogana, ingresso per i non comunitari, i poliziotti di frontiera l’hanno ovviamente fermato e gli hanno chiesto i documenti, tutti perfettamente in regola.
Ciononostante – mi ha detto – gli hanno chiesto di seguirli in una stanza riservata. Lo hanno fatto aspettare un po’ poi lo hanno fatto entrare in un’altra stanza, dove c’erano sei poliziotti.Gli hanno fatto un sacco di domande (tutto normale, per carità).
E poi gli hanno chiesto 200 euro per uscire dall’aeroporto. S.T. mi ha detto di aver provato a opporsi, dicendo che aveva tutti i documenti in regola. Loro hanno risposto che non gliene fregava nulla, o sganciava i 200 euro o lo rimandavano a casa. (il resto qui)

Update: il giorno dopo Sandro Gilioli ha aggiornato e reso meno provato questo racconto.

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