Il pezzo sulla diciottenne che chiama “papi” Berlusconi sta avendo molto successo, assieme alla piazzata di Veronica (Berlusconi non l’ha presa bene). Paolo Ferrandi, giornalista, ci ha trovato del buono.
Comunque ci sono lati positivi: ora per fare i titoli ho a disposizione anche “papi” oltre che “Berlusconi” (che è lunghissimo), “il premier”, “il presidente del Consiglio” e “il Cavaliere” (che a Parma provoca problemi, perché “il cavaliere” era, almeno fino alla caduta, Calisto Tanzi).