Le cose fatte male

E’ una cosa da niente, talmente piccina che me ne sono reso conto solo perché riguarda direttamente una cosa a cui sto lavorando, cioè la campagna elettorale di Ivan Scalfarotto. Però mi ha colpito. Negli ultimi giorni diversi quotidiani e agenzie di stampa hanno parlato di Scalfarotto come dello «sfidante di Veltroni alle primarie del 2007». Lo hanno scritto Corriere della SeraItalia Oggiil Giornale, l’Ansa. E’ falso: Scalfarotto aveva sfidato Prodi nel 2005, mentre nel 2007 era alleato di Veltroni, candidato nelle sue liste ed eletto nella costituente nazionale del partito. Non ci voleva tantissimo a ricordarselo, specie se sei un giornalista che si occupa di seguire la politica italiana. Ma la cosa che mi ha impressionato non è tanto la portata dell’errore, piccolo e ininfluente anche se grossolano, bensì il modo in cui questo si è riprodotto diverse volte senza che a qualcuno venisse un dubbio, senza che nessuno pensasse di controllare, senza che nessun collega segnalasse l’errore, niente di niente. Sempre per parlare di verifica delle fonti e «affidabilità del giornalismo professionale», ecco

(dal blog di Francesco Costa)

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