L’unico successo vero che il PD possa esibire al momento è quello della candidatura di Debora Serracchiani in Friuli. Parlo solo del Friuli, perché per definirla un successo perfetto in tutta la circoscrizione ci sarebbe voluta maggiore intelligenza da parte del PD nel darle il posto di capolista (senza preferirle una scelta totalmente dissennata, come dimostrano i numeri di oggi), e una maggior collaborazione da parte delle altre regioni della circoscrizione. Quel che ha preso fuori dal Friuli se l’è preso da sola.
Ma in Friuli il PD ha fatto l’operazione perfetta. Ha preso un candidato capace, e capace di raccogliere consenso, gli ha dato spazio e l’ha appoggiato in campagna elettorale. La sua vittoria è diventata una priorità su cui mettersi a disposizione: lei ha fatto il resto, e già molto aveva fatto da sola.
Di settanta candidati del PD a queste elezioni, però, quel caso è unico. Per nessun’altra delle candidature si sono saldate così potenzialità del candidato e forza della macchina. In alcuni casi ci sono state le prime, in altri la seconda, in altri ancora nessuno dei due. Mai entrambe le cose assieme.
Magari facciamoci un appuntino, eh? Per la prossima volta.
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