Già non guardo quasi mai i telegiornali, ancora meno in questo periodo pre-balneare: Quindi seguo attraverso i racconti di Sebastiano Messina la nuova difficile fase della carriera di Pino Scaccia.
Repubblica, 24 giugno
Il Tg1 di Minzolini ha inaugurato ieri sera una nuova tecnica di narrazione televisiva. I suoi telespettatori hanno ascoltato una clamorosa autodifesa di Berlusconi («Non ho mai pagato una donna») da un’ accusa di cui ignoravano l’ esistenza. Con la diabolica abilità di un consumato giallista, quella volpe di Pino Scaccia l’ aveva avvolta in formule criptiche, buttando lì che «ha fatto rumore una serata con Berlusconi» o accennando a «rivelazioni su due incontri a Palazzo Grazioli». Adesso sappiamo perché: voleva raccontarci tutto in una chiave assolutamente originale, iniziando dalla fine, come un giallo che comincia con il maggiordomo che dice: «Non ho ucciso io la duchessa». Voleva lasciarci a bocca aperta. Ebbene, c’ è riuscito. Da stasera, finalmente, potrà dirci chi accusa chi, e soprattutto di cosa.
Repubblica, 26 giugno
Buone notizie: il soldato Pino si è rifatto vivo. Pino Scaccia, il cronista da combattimento paracadutato sul campo minato del Patrizia-gate, ha spedito dal fronte pugliese un dettagliato rapporto al Tg1. E ha scoperto -a soli 8 giorni dal primo articolo di giornale- che “è venuto alla luce un giro vorticoso di telefonate su feste e ragazze, un vero sistema”. Non solo, ma essendo uno che non guarda in faccia nessuno, lui ha deciso di non tacere più il nome eccellente al centro di questo “intreccio tra politica e affari”. Era ora, direte voi. Era ora. E infatti Scaccia quel nome l’ha fatto. Tenetevi forte: «Il pm ha convocato il governatore Nichi Vendola». Al centro di quel “giro vorticoso” di ragazze ci sarebbe dunque, secondo il rapporto del soldato Pino, un politico gay. Ci togliamo il cappello: è lo scoop dell’anno.
Repubblica, 28 giugno
Sarebbe ora di finirla con questo sabotaggio ai danni di Pino Scaccia, l’ inviato di guerra del Tg1 al qualeè stata affidata la missione possibile di alzare una cortina fumogena sulle escort a casa Berlusconi. Venerdì sera il soldato Pino aveva dato il meglio di sé, garantendoci che l’ imprenditore Giampaolo Tarantini era indagato solo per gli appalti. Uno sforzo encomiabile, che gli permetteva di escludere le feste a casa di Papi dai suoi servizi. Purtroppo ieri qualcosa dev’ essere andato storto, perchéScaccia ha dovuto rivelarci che Tarantini «rischia anche di essere accusato di induzione alla prostituzione e spaccio di droga». Così, per evitare di dover spiegare chi, dove e quando, il nostro cronista da combattimento ha impiegato tutti i suoi 90 secondi a raccontarci i guai del malcapitato. Riuscendo a non fare mai, ma proprio mai, il nome che non doveva pronunciare. Eroico.
Repubblica, 29 giugno
L’eroico inviato del Tg1 a Bari, Pino Scaccia, ieri sera ha voluto rassicurarci: «Non è assolutamente in programma un’audizione di Berlusconi». La notizia ci ha rassicurato, perché il solo pensiero che il soldato Pino debba un giorno o l´altro riferire su un interrogatorio del presidente del Consiglio ci fa sudare freddo. I suoi fans, e noi con loro, non capirebbero di cosa sta parlando.
Interrogato su cosa? Per quale motivo? Dopo tutta la fatica del povero Scaccia per non farci sapere cosa diavolo c´entri il nostro amato presidente con quella misteriosa storia delle «escort» pugliesi (avranno riciclato uno stock di vecchie Ford?), il telespettatore ci rimarrebbe davvero male. Meno male, dunque, che il procuratore della Repubblica di Bari abbia detto che al momento «non pare» necessario interrogare il premier. Un «forse» che il soldato Pino ha subito trasformato in un «mai». Per il nostro bene, si capisce.
update: Pino Scaccia replica
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