Per rispondere al dubbio esposto a suo tempo, il titolare qui ieri sera è andato al concerto dei Counting Crows, a Boston. La risposta sintetica è che i Counting Crows sono vivi e vegeti, ma l’idea è un gran baraccone. La risposta analitica comprende le seguenti osservazioni.
– un concerto che dura dall’inizio alla fine tre ore e mezzo è un massacro comunque, chiunque ci metti dentro. Il concetto è quello della partita di baseball: la gente va e viene, c’è chi arriva tardi e chi arriva prima, e quelli vicino a me a un certo punto facevano esercizi di stretching.
– Certo, lo spettatore pagante potrebbe essere soddisfatto, ma io da fan avrei fatto volentieri a meno di tutto quello che non riguardava i CC. A cominciare da certi squinzi che si chiamano Augustana e che pure qui conoscono (anche per via di una canzone che si chiama Boston), ma sono irrilevanti. Poi c’era Michael Franti, e benché abbia dovuto a un certo punto arrendermi all’incredibile evidenza che un sacco di gente era venuta per lui (ha una canzone dell’anno scorso nella Top Forty, questa settimana), niente mi toglie dalla testa che sia un simpatico animatore buono per fare da spalla e poco più (già l’ho visto con Jovanotti l’anno scorso: credo di essere un suo fan involontario da primato).
– Adam Duritz è fantastico: sempre più appesantito rispetto al sex symbol che fu, si muove sul palco con una goffaggine meravigliosa, a metà tra John Belushi (e John Belushi che fa Joe Cocker, anche) e Beppe Grillo (e anche Gianluca Neri, un po’). Però appena canta lui, vanno bene persino i pezzi di Michael Franti.
– la playlist dei CC parte fortissimo, con A murder of one. Poi lui comincia a mugugnare altri pezzi meno efficaci, in maniera non molto convincente (mentre i CC hanno precedenti eccezionali di storpiamenti live delle loro canzoni con grandi risultati) e tutta la parte centrale della serata diventa faticosa (il giro è prima canti tu, poi canta lui, poi cantano loro, e ogni tanto uno entra e fa da spalla all’altro: ci sono pure due ragazze. Una è nera ed è nella band di Franti, bravissima. Una è bianca e inutile, però molto bella).
– Però alla fine uno è contento di avere resistito: c’è una sequenza fantastica tutti assieme che comprende Cecilia di Simon & Garfunkel, Rain King trasformata in uno happening, e una cosa che dovrebbe esser With a little help from my friends.
– A long december non l’hanno fatta. Mr. Jones sì, nella versione rock.
– L’ultima volta che ero andato a un concerto dei Counting Crows era il 1994, ed erano una band nuova.