AgoraVox ha sentito altri due pareri sulla questione del terzo mandato di Formigoni ed Errani (pareri con nomi e cognomi, non come quelli di Penati). La questione ne esce ulteriormente intricata e oscura, anche se entrambi ritengono che da questa oscurità allo stato attuale non possa che discendere l’eleggibilità dei candidati. Ma i loro argomenti sono diversi e opposti: il primo ritira fuori la tesi dell’irretroattività della legge, bocciata da suoi eminenti colleghi; il secondo a sua volta nega questa interpretazione, ma sostiene che la vaghezza legislativa non possa impedire la candidabilità di Formigoni ed Errani, malgrado ne venga violato un principio assolutamente sacrosanto come quello della limitazione temporale del potere. Un casino, insomma: in cui sono chiare solo le responsabilità delle regioni che non hanno promulgato una loro legge elettorale, di chi scrisse una legge che non contemplava questa eventualità, e di chi si candida in violazione di un principio stabilito per legge.
update: Raissa ospita nuovi pareri, opposti ai succitati. Per questi il divieto vale, punto.
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