Con malcelata eccitazione i siti di quotidiani e agenzie di stampa hanno riferito giovedì la storia di una donna brasiliana che sarebbe stata autorizzata da un tribunale del suo paese a masturbarsi in ufficio, riconoscendole “ un raro disturbo sessuale che la obbliga a ricercare l’orgasmo ripetute volte durante la giornata”. I dettagli sono da Cronaca Vera: “i medici hanno riscontrato un’alterazione della corteccia cerebrale che le da’ un’ansia irrefrenabile quando non puo’ arrivare all’orgasmo con una frequenza quasi continua. Un tribunale del lavoro le ha concesso 15 minuti di sosta ogni 2 ore per masturbarsi guardando siti porno”. E infatti molti siti e blog in rete hanno sollevato dubbi sull’attendibilità della storia (che circola da diverse settimane), e alcuni di questi hanno verificato che non corrispondeva nessuna delle informazioni citate. Lavoro che non aveva fatto nessuno dei giornali maggiori che avevano riferito la “notizia”.
La Padania ha pubblicato giovedì un articolo sui presunti nuovi capi di Al Qaida. Tra le immagini di arabi vari, ce n’è una che è un vecchio fotomontaggio satirico diffuso in rete due anni fa che raffigura Umberto Eco con un turbante. Ma alla Padania non se ne sono accorti.
Sempre giovedì è stata rivelata come falsa la notizia circolata in tutto il mondo di una madre che aveva fatto delle iniezioni “estetiche” di botulino alla figlia otto anni: si era inventato tutto la madre. Poche ore dopo anche molti siti di news italiani ne hanno raccontata un’altra praticamente uguale, sempre citando come fonte il tabloid inglese Sun: stavolta la bambina a cui è stato dato il botulino avrebbe sette anni.
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