Notizie che non lo erano (l’ultima)

Domenica è uscita per l’ultima volta sulla Gazzetta dello Sport la rubrica “Notizie che non lo erano“, che in questi sette anni è traboccata con successo su internet: la sua storia è qui. Un mese fa una garbata circolare al “gentile collaboratore” (mi sono sentito molto Snoopy) da parte del Direttore del Personale RCS, annunciava che “il perdurare di un contesto di mercato particolarmente difficile ci impone di proseguire nell’adozione di tutte le misure necessarie a contenere tutti i costi di realizzazione”. E poche spiegazioni sono più comprensibili e meno sorprendenti di questa, per chi segue le presenti vicende dei giornali e di RCS.
Quindi anche qui la frequenza settimanale e questa forma la sospendiamo: nel frattempo l’obiettivo della rubrica è stato condiviso e ripreso da molti, online, e questa è cosa buona. Poi ogni nuovo bizzarro e sintomatico percorso con cui notizie false e inventate, bufale e inciampi, arrivano sui media lo racconteremo con la solita curiosità e divertimento: con l’aiuto di tutti, come è stato in questi sette anni (i ringraziamenti, sono in fondo).

Il senatore ed ex ministro Sandro Bondi ha scritto una lettera al quotidiano La Stampa mercoledì, per commentare il difficile periodo del centro destra e del suo partito Forza Italia e suggerire a Silvio Berlusconi di rilanciarlo attraverso il confronto con la novità del centrosinistra, Matteo Renzi. La lettera era titolata “Forza Italia ha fallito, sosteniamo Renzi”. E nelle ore successive è stata molto ripresa e discussa da politici e giornali come una dichiarazione di “fallimento” del centrodestra e apertura a Renzi, da parte di Bondi.
Però la parola “fallimento”, che per esempio anche il Corriere della Sera ha attribuito tra virgolette a Bondi, lo stesso Bondi non la usava nella lettera, né diceva che Forza Italia avesse fallito. E quanto a “sosteniamo renzi”, Bondi spiegava invece: «Mi piacerebbe che Berlusconi dicesse chiaramente che se Renzi farà delle cose giuste lo sosterrà e che lo criticherà o lo avverserà con fermezza solo se non manterrà fede alle sue promesse di cambiamento e di modernizzazione dell’Italia».
Lo stesso Bondi, dopo alcune ore di discussioni pubbliche su cose che evidentemente non aveva scritto, ha quindi voluto dire «Sono molto dispiaciuto e amareggiato che la mia analisi sia stata male interpretata,  a cominciare dal titolo che non corrispondeva alle mie parole, e strumentalizzata».
Un sito satirico italiano ha inventato la notizia che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo avesse dichiarato illegali i battesimi, perché sono “una tortura psicologica”. Libero ci ha creduto e ha pubblicato la notizia sul giornale, con indignazione nei confronti della Corte.
Martedì mattina Repubblica aveva in prima pagina un articolo sulla senatrice americana Elizabeth Warren, presentata come possibile candidata alle primarie democratiche per la presidenza degli Stati Uniti. Ma poche ore prima la stessa Warren aveva detto in un’intervista tv: «Non mi candiderò alla presidenza, potete chiedermelo in mille modi».
(Questa è l’ultima volta che scrivo questa rubrica, nata sette anni fa. Ringrazio davvero i lettori, i direttori della Gazzetta che l’hanno voluta e protetta, e la preziosa redazione di Altrimondi: abbiamo creato una cosa nuova, insieme).

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