A Pescara c’è una bella spiaggia lunga che da una parte sei in mare e dall’altra in centro, coi negozi e tutto quanto. Nei giorni del Festival di libri che “dirigo” da quattro anni, a novembre, ci vado a camminare o a mangiare certe pizzette, sottraendomi momentaneamente al ciclo formidabile di pranzi e cene negli ottimi ristoranti pescaresi. Ci ho fatto anche, sulla spiaggia, memorabili passeggiate e conversazioni con Gipi e Vincenzo Latronico, fino al Ponte del Mare. Il Ponte del Mare è bello: ai pescaresi mancava un monumento da mettere nelle cartoline, di quelli che nelle altre città sono lì da sette secoli, e così se lo sono fatto qualche anno fa.
Su quella spiaggia, molto mare-d’inverno, ho pensato diverse volte che coi suoi tronchi portati dalle onde, le barche tirate su, i bilancioni sulla foce del fiume, e poi i pescatori (quasi tutti africani) che rimettono in ordine le reti, valesse la pena di un fine settimana a Pescara come lo valgono certi graziosi centri storici di vicoli e piazzette di altre città ospitali, coi loro festival. E che quindi avremmo potuto presto cominciare a pensare il Festival – il FLA – non solo come una bella e ricca cosa per Pescara, per i pescaresi – che in questi anni hanno mostrato di apprezzarlo molto – e per noi che ci divertiamo a farlo, ma anche per chi abbia voglia di farsi un weekend in un posto ospitale e godersi un bel programma di cose che non capitano spesso tutte assieme.
Ecco, è arrivato quell’anno lì, secondo me: tra due weekend, dal 5 all’8 novembre 2015, a Pescara ci sono Maurizio Maggiani, Michele Serra, Corrado Augias, Monica Maggioni, Gianrico Carofiglio, Oscar Farinetti, Morgan, Marino Sinibaldi, Fabio Geda, Saturnino, Camila Raznovich, Walter Veltroni, Marco Missiroli, Luca Bianchini, Paola Mastrocola, Antonio Pascale. Tra quelli che li fanno, i libri, ci sono Elido Fazi, Giuseppe Laterza, Paolo Repetti, Ottavio Di Brizzi. Ci saranno con me altri del Post, che quest’anno assieme al FLA ha aperto una nuova sezione Libri.
E la spiaggia.
Vedete voi.