Per tutto il weekend ho avuto in testa quella vecchia canzone di De Gregori, per via che ero alla festa di Internazionale a Ferrara e c’era Angela Davis:
una foto di Angela Davis muore lentamente sul muro
Poi dice anche “e a me di lei non me n’è fregato niente mai” ma questa non è una cosa elegante da ricordare rispetto a una signora di 73 anni e se la dovrebbero risolvere lei e lui, un giorno.
Ma canticchiando canticchiando mi è arrivato in bocca il verso finale
ieri alla televisione
mi hanno detto di stare tranquillo
non c’è nessuna ragione
di aver paura
non c’è proprio niente che non va
E questa immagine di media tranquillizzanti che è stata usata a lungo come idea negativa di un’informazione “di regime”, orwelliana, che vuole tenere tranquilli i cittadini e instupidirli di notizie rassicuranti e nascondere le tensioni, i pericoli, i fallimenti, all’improvviso mi ha trasmesso invece un senso di accuratezza e affidabilità, in tempi in cui il criterio principale dell’informazione liberissima è trasmettere allarme, paura, rabbia, enfatizzando o inventando prospettive preoccupanti di ogni genere: e si è capovolto il problema nel problema opposto. E pur diffidando tuttora delle propagande dei regimi totalitari, ho pensato con qualche sollievo alla possibilità che alla televisione o altrove qualcuno dica di stare tranquilli, che su determinate cose non c’è nessuna ragione di avere paura e non c’è proprio niente che non va.