Il lunedì si fa sempre fatica

Quattro giorni fa un gruppo di astrofisici che cura una pagina su Facebook di analisi dei dati sul coronavirus in Italia ha notato una cosa: l’ha spiegata con accuratezza e con termini tecnici (“errore sistematico” è la definizione della questione, ma loro saggiamente lo chiamano “sistematico” e basta perché è tutto il campo di questi dati a essere incerto), ma io la metto in parole povere. Quello di cui si sono accorti (ci hanno anche fatto caso altri) è che i dati sui nuovi contagi rilevati e sui tamponi effettuati mostrano un calo nei giorni dopo il weekend, come se durante il weekend le analisi su entrambi i dati fossero meno estese. L’ipotesi – convincente – è che i dati del lunedì e martedì siano sempre più bassi perché sabato e domenica si analizzano meno casi (ed è forse normale che sia così).

L’inefficienza festiva si “paga” con un ritardo di un paio di giorni (il tempo medio per l’esito di un tampone?) e il back-log accumulato viene recuperato fra il Mercoledi’ e il Venerdi, quando si contano via, via piu’ casi.
Poi, una volta smaltito l’accumulo, si ridiscende, fino a Lunedi-Martedi’.
E’ importante anche notare che i decessi non soffrono (o soffrono molto meno) di questo sistematico festivo: ed e’ ovvio che sia cosi’, purtroppo.
Infine: il fine-settimana che abiamo davanti e’ lungo!
Prevediamo conteggi in discesa fino a Mercoledi’, Giovedi’: poi ci sara’ una moderata risalita, fino probabilmente a Sabato.

(i dati di ieri e oggi – lunedì e martedì – sono in effetti i più bassi per tamponi fatti e contagi contati delle ultime tre settimane almeno)
Sulla pagina Facebook ci sono dettagliati grafici per mostrarlo, ma anche qui estrarrò un dato semplice e chiaro: malgrado il numero dei nuovi contagi abbia avuto grosse variazioni in questi quaranta giorni, e anche il numero dei tamponi effettuati, possiamo confrontare le variazioni di ciascuno di questi dati rispetto a quello di due giorni prima: variazioni che dovrebbero essere più omogenee.
Negli scorsi 41 giorni queste variazioni sono state negative (ovvero il numero è calato rispetto a due giorni prima) 16 volte per quanto riguarda i nuovi contagi e 17 volte per quanto riguarda i tamponi effettuati.

Di questi 16 e 17 casi di diminuzione del numero dei nuovi contagi e tamponi effettuati, rispettivamente 11 e 10 sono avvenute in due soli giorni della settimana, lunedì e venerdì (e sono per giunta le diminuzioni più grandi di tutte). Negli altri cinque giorni della settimana, quindi, i numeri sono calati soltanto 5 e 7 volte rispettivamente.
“Errore sistematico”.

Sul valore di questi dati, abbiamo scritto e detto già molto, da settimane (oggi c’è stata l’ennesima incongruenza). In tanti sono d’accordo e consapevoli che siano dati troppo poco significativi – di una fragilità che supera le scientifiche incertezze della scienza – e non quelli da studiare per capire cosa succeda: resta il fatto che quasi tutta la comunicazione pubblica, sui media, da parte dei responsabili e dei responsabili politici, gira da settimane intorno a questi numeri, enfatizzando ogni giorno il loro valore e facendoci su ogni giorno ondivaghe riflessioni su come sta andando, che programmi fare, eccetera. E sono numeri che, non bastassero le altre incertezze, si fermano per il weekend.

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