Guarda la fotografia

Mentre cercavo in rete cose su Jannacci, per via dello speciale di Che tempo che fa su di lui, ho trovato questa cosa che avevo raccontato una volta, e di cui mi ero dimenticato.

Ho fatto una riflessione, quando ho cominciato a scrivere il mio libro durante un’estate. Ero lì da solo in una gradevole casa al mare, ma seduto ad una scrivania rivolta verso il muro con le cuffie in testa, in una situazione abbastanza alienante quindi; sentivo una grande quantità di canzoni e spesso mi commuovevo ascoltando dei brani. Mi ricordo addirittura di essermi ritrovato con le lacrime agli occhi ascoltando “La fotografia” di Jannacci, canzone che avevo ascoltato un miliardo di altre volte e non mi aveva mai nemmeno appassionato tra le sue canzoni. La musica con le cuffie ha una differenza di cui non teniamo nemmeno troppo spesso conto, non rispetto alla qualità ma rispetto a quanto ci sei dentro. Sentendo per l’ennesima volta la canzone di Jannacci mi sono venute le lacrime agli occhi e mi è successo altre volte sentendo altre cose, quindi può darsi che stia invecchiando e rimbambendo però mi sono reso conto, e non penso di essere il solo, che non esiste altra forma espressiva artistica che abbia un’efficacia immediata e devastante rispetto alle nostre emozioni come la musica.

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro

2 commenti su “Guarda la fotografia

  1. f.affinito

    Giusto ieri sera ero sul letto e avevo da poco scaricato la ristampa di Strada Facendo. Avevo gli auricolari e ascoltavo nel buio “Via”. E niente: dopo poco il cuscino era bagnato. Strano leggere proprio oggi queste cose che hai scritto.

  2. tonio

    Capita. Certo che può capitare di commuoversi per una canzone, un film, un libro. In quest’ultimo caso a me è capitato, di recente, che mi sono commosso con l’autobiografia di Janet Frame “Un angelo alla mia tavola”. Forse rimaniamo più colpiti, vorrei dire è quasi inevitabile, se la musica, il cinema o la letteratura ci raccontano una storia vera, capitata a qualcuno, anche se non lo conosciamo.

Commenti chiusi