Mettiamo che io sia Nichi Vendola

Mettiamo che io sia Nichi Vendola. Ho detto molte volte in passato, quando nessuno parlava di primarie, che mi sarei candidato alle primarie. Poi sono cambiate delle cose intorno, e ho smesso un po’ di dirlo. Intanto, si è cominciato a parlare delle primarie, e si è dato per scontato che io ci sarei stato. Io ho lasciato che fosse scontato, senza tornarci molto, e ho cercato di capire come muovermi intanto. Ho costruito alleanze col Partito Democratico, poi le ho viste diventare fragili, poi ho visto la concorrenza di Casini in queste alleanze, e allora le ho ricostruite ed esibite.
Ora siamo che io e Bersani ci siamo detti molto alleati e dato sostegno. E si faranno probabilmente queste primarie. Che io le vinca è molto difficile: più facile è che ne ottenga un buon risultato, utile da spendere, e che la vittoria se la giochino Bersani – il mio alleato – e Renzi, uno con cui non ci prendiamo tantissimo e che guarda da un’altra parte. Se vince Renzi, io perdo.
Se non mi candidassi proprio, invece, i miei elettori – tra Bersani e Renzi – voterebbero Bersani, il mio alleato. Quello che comunque spero vinca, quello con cui parlare. Per lui sarebbe un bell’aiuto, se io non ci fossi.
Mettiamo che io sia Nichi Vendola. Io non lo so se mi candiderei, alle primarie.

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24 commenti su “Mettiamo che io sia Nichi Vendola

  1. Massimo

    Nel mio piccolo, la prima cosa che ho pensato in questi giorni di inizio campagna elettorale di Renzi. Se Vendola toglie a Bersani i voti della componente più intransigente a sinistra, lo fa perdere di sicuro. Io credo che Bersani perderà comunque contro Renzi, ma questo è più che altro un mio auspicio.

  2. Pingback: Mettiamo che | il blog di Giorgio Montanari - (ex) Consigliere Comunale PD a Imperia

  3. ilbarbaro

    Se si faranno, parteciperò anche a queste primarie. Se ci fosse Vendola, non voterei per Vendola. Se ci fosse Renzi, non voterei per Renzi. Ci sarà sicuramente Bersani, e preferirei non votare per lui. Vorrei ci fossero Civati o Marino, potrei sperare non solo in un cambiamento, quanto in un rinnovamento.
    Votare Renzi può significare cambiare, non rinnovare né innovare. Come “giovane” è uno che potrebbe esser considerato vecchio da tanti, me compreso, che di anni ne ho diversi di più di lui, ma che è in politica dai tempi della vecchia politica, ed è ancora quella politica, con vestita di nuovo, come le brocche dei biancospini. Grazie, no, ho già dato, I gave, come probabilmente gli piacerebbe sentirsi dire, a la Veltroni, che almeno è stato un buon sindaco.
    Quello che mi rattrista è che se Vendola e Renzi corressero contro Bersani, Bersani perderebbe e nessuno ne uscirebbe davvero vincitore. Spero in un colpo d’ala, in un outsider. Ma alla mia età, ho imparato che i sogni muoiono all’alba.
    Finiremo in mano a Casaleggio e Grillo, come finimmo in mano a Berlusconi, vent’anni fa. Per finire dove siamo.

  4. marcocampione

    Non sono un esperto e quindi mi fido degli esperti. Anche io la pensavo così, poi ho letto che secondo alcune ricerche gli elettori di Vendola preferiscono Renzi a Bersani. Mi sono sorpreso, certo, ma fosse vero tutto il ragionamento di questo post salterebbe

  5. algernon

    @marcocampione gli elettori di Vendola preferiscono Vendola. Bersani=Casini. Renzi=Berlusconi.

  6. Piccola Dorrit

    Renzi era un nuovo forgiato su misura nell’era Berlusconi e non avrà potuto non esserne influenzato: può essere che sia perciò già passato di moda.
    Vendola invece è pieno di progetti e poi si vuole sposare e allora, alla faccia della Bindi, fa bene a candidarsi.

  7. bobryder

    Detto con molta semplicità e rispetto:chi si “straccia le vesti” perchè gli elettori di Vendola tiferebbero più per Renzi che per Bersani sono ancora legati all’illusione di considerare Bersani e la classe dirigente del pd come “qualcosa” che vira ancora a sinistra mentre-non mi stancherò mai di ribadirlo- il pd, nei fatti è nato e prosegue nel suo centrismo(iniziato già dagli ultimi anni del pds e quindi,paradossalmente,solo pochissimi anni dopo la discesa del “nemico” plutocrate),Veltroni, Ichino,D’Alema, Boccia,Violante(e non cito nemmeno gli ex margherita) non sono persone-e se lo sono mai state non riguarda comunque l’ultimo quindicennio- che possano considerarsi di sinistra, ossia, fuori dai luoghi geometrici: che stiano dalla parte delle classi medio-basse(microborghesia e sottoproletariato,ceti oramai quasi coinidenti) e questo,oltre che la politica degli ultimi lustri lo dice-come una sapida conferma-l’appoggio al governo Monti, dicastero che-pur timidamente(e non essendo, chiaramente in Parlamento è pure più “automatico” e facile, chiaro) Vendola e Renzi si sono ben guardati dal lodare e vedere di buon occhio.Parole di una brava persona come Veltroni, sulla cui buona fede io non discuto, per cui la sinistra non si deve far scippare Monti dalla destra certificano-per la milionesima volta- il pd come nuova balena,vecchia e affananta ma che-e questo a me stupisce sempre-è votato da tantissimi che credo lo considerino ancora il “partito del popolo”.Vendola, al di fuori dei soliti tatticismi,non credo abbia mai avuto un dubbio: si candiderà alle primarie, ben sapendo che, tanto, nè lui nè Vendola le vinceranno e-per non sembrare uno che non si schiera, ggungo: si, purtroppo nè niki, nè Matteo le vinceranno,le primarie premieranno un brav’uomo di centro,gestore di un partito moderatissimo.Tanto valeva eleggere la Bindi.Beh,ne ripèarleremo verso la fine dell’anno.
    ps: per chi non l’avesse capito- e qui un bravo a Bersani e un 5 a don Matteo: fare le primarie adesso o addiritura prima dell’estate significava logorare il candidato:non siamo più ai tempi di Prodi,siamo peggiorati,la gente si stanca in fretta e quindi-saggiamente-il neodemocristiano Bersani(legge fecondazione e diritti gay..chissà se se ne ricorda solo quando sono all’opposizione o-megli-quando c’è al governo S.B) vuole l’investitura a ridosso o quasi(dicembre) delle elezioni.Per poi continuare la politica di Monti.Per gli scettici: pochi mesi e vedrete confermate le mie parole.Sia chiaro: io sarei contento di essere smentito e con un governo presieduto da un progressista che prenda provvedimentiin base al suo programma elettorale, non che le prometta solo.Sarei felice di vivere in un paese in cui il mio pessimismo(almeno dal punto di vista di un democratico, nel senso obamiano)-che io chiamo realismo-sia smentito ogni giorno e soprattutto nei primi 100 gg della prossima legislatura.

  8. bobryder

    Ah, oltre a dire che il doppio Vendola(al posto di un Renzi) era un lapsus casuale,aggiungo:
    nella lista delle cose che-temo-il pd(con l’attuale classe dirigente) non farà mai(oltre a diritti per i gay,legge fecondazione-tipo per stare al livello della rep.ceca,mica molto)c’è naturalmente la patrimoniale.Insomma altri 5 anni di montismo ma-almeno-questi prossimi(a differenza dell’ultimo)scelti dalla maggioranza dei cittadini.Che molto spesso sono una maggioranza di illusi.Cosa ben diversa(sia chiaro) dagli utopisti.Buona fortuna,pd..finchè riesci a fargliela bere…

  9. bobryder

    ps: suggerisco a Luca un “sondaggio”(almeno rispondente alla “verità” tra gli elettori del blog):
    Ma voi CONSIDERATE ANCORA IL PD UN PARTITO DI SINISTRA O COMUNQUE SCHIERATO DALLA PARTE DEI PIU’ DEBOLI?* Voglio pensare che nel web-limitatamente a questo sito, si capisce- la percentuale(detto in simpatia) di tontoloni sia minore di quella che deposita la scheda, magari contento di aver, con quel suo piccolo gesto,difeso gli strati più deboli.

    *in realtà sono la stessissima cosa ma meglio essere precisi,non si sa mai.

  10. reta

    adesso che renzi si è pronunciato per una continuità con monti, ho più elementi per decidere. e sinceramente questa chiarezza mi piace. io voterei monti se potessi.

  11. marquinho2

    Vendola piace a chi vuole un centro sinistra più di sinistra (intesa in senso tradizionale) e a chi vuole una rottura radicale nei gruppi dirigenti del csx.
    Paradossalmente la sua candidatura è un ostacolo ad entrambe le cose: se voti Vendola perché è di sinistra rischi di far vincere il filomarchionne Renzi, se voti Vendola perché vuoi il rinnovamento rischi di far vincere Bersani con D’Alema, Bindi e compagnia cantante.
    Mettiamo che io sia Nichi Vendola, io mi candiderei alle primarie perché credo sia giusto portare avanti le mie idee e dare voce ad una componente del centrosinistra sin qui sottorappresentata ma per evitare risultati paradossali chiederei un ballottaggio o un alternative vote.

  12. whiteyes

    Tatticamente è un ragionamento che ci può stare.
    Se io fossi Vendola (o chiunque altro) mi candiderei per contare e, successivamente, far “pesare” i miei consensi (se significativi).
    Siccome io non sono Vendola, vorrei che si candidasse Civati; l’unica alternativa che NON mi farebbe votare Bersani.
    Civati: candidati!

  13. odus

    Se l’arcivescovo di costantinopoli si disarcivescovizzasse…
    A sinistra vinca le primarie di partito o di coalizione chi prende più voti – se non sbaglio le fanno per questo ed il vincitore non dovrebbe essere decretato a tavolino o in qualche articoletto in rete – il problema per chi poi vincerà le elezioni politiche e per i cittadini che ne dovranno subire le decisioni quale sarà? oltre a diritti per i gay,legge fecondazione-tipo per stare al livello della rep.ceca,mica molto)c’è naturalmente la patrimoniale (bobrider) e cose simili.
    Se di questo si tratta – la politica fatta con i soliti “se” – tanto rumore per nulla.
    Perché perderci dietro del tempo che potrebbe essere meglio utilizzato con le maniche rimboccate in un lavoro utile?

  14. wiz.loz

    Non è così facile. Alle primarie voterò certamente per Renzi. E spero che Renzi e Vendola, tra loro complementari, sappiano dialogare e fare un buon governo. Se alle primarie invece vincesse Bersani, probabilmente non voterò nemmeno per il PD e la sua coalizione, perché sarebbe una riedizioni delle inutili sinistre storiche.

  15. wiz.loz

    Leggendo i commenti ho avuto parecchi sussulti. C’è chi dice che “sinistra=essere dalla parte dei più deboli”. Ma davvero credete ancora a queste panzane? E allora perché ci sono poveri, deboli, parte del “sottoproletariato e della microborghesia” (termini orribili e desueti, che pure un altro commentatore usa) che sostengono la destra? Forse perché non credono al teorema secondo cui la sinistra sono i buoni e la destra sono i cattivi dalla parte dei più forti e dei più ricchi? Forse perché la differenza tra destra e sinistra non è morale ma è fondata su diverse concezioni di cosa debba essere lo Stato e di come debba funzionare l’economia?
    Il problema è che in Italia la destra praticamente non esiste. Non è mai esistita, e certo Berlusconi e il suo partiti non erano e non sono di destra: sono opportunisti plutocrati, che è una cosa completamente diversa…

  16. bobryder

    @wiz.loz
    nel mio commento è chiaramente spiegato che la maggioranza degli elettori che vota pd(e gli appartenenti al corpo elettorale,numericamente,non sono certo in maggioranza dei plutocrati ma, appunto, microborghesi o sottoproletari)sono degli illusi,e si beano nel sogno di votare a sinistra, per tradizione o ideale.E, lapalissiano,ne consegue che quello che vale a sinistra vale a destra(il pdl): tanti-sopratutto borghesi ma anche sottoproletari, lo votano in buona fede, ma-tolte le motivazioni clientelari-credo che la maggioranza del corpo elettorale vota per chi gli sembra più onesto e capace(sopratutto a sinistra, meno radicata del centro destra nella tradizione clientelare).Il mio discorso è legato alla constatazione semplice e oggettiva per cui il pd è votato sopratutto da gente di tradizione o ideali di sinistra, questo è pacifico, e siccome è altrettanto pacifico che il pd(dai tempi del pds,da circa 15 anni come ho spiegato) è un partito di centro, nei fatti, i suoi elettori sono degli illusi(gli offenderei chiamandoli ingenui).
    Falso:una destra in italia c’è stata sempre: destra estrema con il Fascismo, destra popul-“peronista” con Berlusconi, con distinzioni certo paurosamente labili tra le due, volte(vedi le alleanze con forza nuova e storace:il minuscolo è consapevole).La destra gollista era il sogno di Fini ma pure lui(come il pd) è finito su posizioni centriste.Comunque a me cale nulla se in Italia non c’è la destra, il fatto è che ci sono solo “rare tracce” di sinistra; ossia battaglie concrete per le problematiche di deboli e/o emarginati.
    ciao

  17. Broono

    Un ragionamento, quello del post, che si sviluppa su elementi dati “a oggi”.
    Il fatto è che se Vendola si candidasse, come norma vuole ci sarebbe una campagna, quindi contenuti, quindi sfide lanciate agli avversari.
    Se sei Vendola non ti candidi alla guida della coalizione governativa usando gli argomenti con i quali fino a oggi ti sei proposto come governatore di una regione, è evidente che ne tireresti fuori di nuovi e proporzionati alla sfida.
    Non va dimenticato che Vendola è quello che alla vittoria di Pisapia è corso a Milano con fare tutt’altro che moderato, tanto per dirne una.
    Insomma, secondo me a provare a immaginare Vendola candidato alle primarie usando i parametri a oggi offerti dal Vendola mai candidato al governo, si commette un errore talmente profondo da rendere l’ipotesi, ogni ipotesi, puro esercizio di scuola.
    L’esercizio da fare secondo me sarebbe: se Vendola si candidasse alle primarie, che leve userebbe per staccare gli avversari?
    Proverebbe a portare il PD a sinistra?
    Se sì, quanta gente troverebbe pronta a darsi a qualcuno che (ri)porti il PD a sinistra?
    Se questa fosse la sfida, che argini troverebbe in Bersani e Renzi?
    In soldoni, a prescindere da come si chiami il candidato che decidesse di proporre questa sfida, tra gli elettori del PD sono davvero così pochi quelli che chiedono solo di avere un partito che si smarchi nettamente dal centro, pochi al punto che le ipotesi a oggi posso giusto girare intorno a Bersani/Renzi e orbite conseguenti?
    Io credo che esistano due ipotesi e che queste due ipotesi girino intorno a due centri:
    1) PD di centro: Bersani o Renzi divisi da diversi modi di intendere il centro contro avversari alle primarie proponenti diverse interpretazioni di questo centro.
    2) PD di sinistra: Vendola e nessun avversario alle primarie.
    Io fossi in Vendola mi candiderei alle primarie con un unico argomento: no centro.
    Non avrei avversari e, senza bisogno di spingermi all’estremo, entusiasmerei un bel numero di ex Ulivo ingannati da un PD che si disse sinistra ma si rivelò Binetti ieri e Fioroni oggi.
    C’è un vuoto laggiù e quel vuoto non attende Di Pietro o Casini, attende qualcuno che dica “qualcosa di sinistra” e vendola sarà arzigogolato, ma quando vuole dire cose chiare come “Se vogliono fare le centrali nucleari in Puglia devono venirci coi carri armati” lo sa fare.
    Se si candida alle primarie pensa si tara su Grillo, non su Bersani o a Renzi.

  18. wiz.loz

    @bobryder: il tuo commento termina con queste parole: “ci sono solo “rare tracce” di sinistra; ossia battaglie concrete per le problematiche di deboli e/o emarginati”. Quello che ho già cercato di spiegare, e che tu nella tua risposta hai bellamente ignorato, è che dire che “sinistra=battaglie per deboli e/o emarginati” è un’equazione falsa. Altrimenti sarebbe “destra=battaglie per forti”. Non è così, questo è un modo molto ingenuo di vedere le cose. E soprattutto se fosse vero, sia destra che sinistra sarebbero un male da combattere, perché entrambe porterebbero alla rovina inevitabile di tutto e tutti. Se ti metti a battagliare per i deboli o per i forti, ecco che ti dimentichi che c’è un intero sistema-paese da rafforzare e difendere. La differenza tra destra e sinistra è su quali politiche economiche e sociali intraprendere per rafforzare tutti: cittadini, imprese, istituzioni.

  19. wiz.loz

    @Broono: dal tuo intervento si direbbe che Vendola sia a capo di una corrente del PD… Ho una notizia per te: Vendola non è nel Partito Democratico, ma è il presidente di un altro partito che si chiama Sinistra Ecologia Libertà. Come può “portare il PD a sinistra” se non fa neanche parte del PD?

  20. Broono

    Wiz.loz, vedo che la frenesia del correttore di bozze ti fa saltare tra i commenti a segnalare a me o ad altri con la matitina le cose che tu non avresti detto, ma conviene te ne faccia una ragione: le cose che tu non diresti o non diresti “così” non sono necessariamente cose sbagliate.
    Vendola può portare il PD a sinistra esattamente come l’UDC lo porterebbe al centro (lo sai che Casini non è PD, vero?)
    Provo a fartela semplice:
    Primarie di coalizione, chiunque vinca è chiaro che la quota elettori PD farebbe la differenza sia in fase di primarie che in fase di politiche per chi le vincesse.
    Chiunque vinca le primarie, da qualsiasi partito arrivi e considerato che l’avversario sicuro sarebbe il segretario PD, le vincerebbe convincendo una buona parte degli elettori PD a non preferire il segretario e non certo solo con i suoi.
    Allora scenario: Vendola partecipa alle primarie con una campagna fortemente di sinistra (chiamali Cowboys e Indiani se Destra e Sinistra, come è evidente, ti provoca l’orticaria, ma comunque sia fattene una ragione perché una divisione esiste e non scompare solo perché Wiz.loz dice che non si deve più dire), le vince, diviene il leader della coalizione.
    A quel punto il segretario PD, consapevole che la maggioranza dei suoi ha scelto una linea più marcatamente di sinistra della sua, ha due scelte: ignorare quella maggioranza e fare quel che gli pare del suo partito o prendere atto della scelta e portare il partito dove la maggioranza dei suoi tesserati, preferendogli Vendola, ha chiesto venga portato e cioè più a sinistra.
    Ecco come un non PD può portare il PD a sinistra attraverso le primarie.
    A me non pareva difficile, ma se servono altre mollichine fai un fischio.

  21. bobryder

    @winloz
    tu scrivi:”Quello che ho già cercato di spiegare, e che tu nella tua risposta hai bellamente ignorato, è che dire che “sinistra=battaglie per deboli e/o emarginati” è un’equazione falsa. Altrimenti sarebbe “destra=battaglie per forti”.
    Purtroppo(per te) la tradizione e la storia dicono proprio il contrario:la sinistra si occupa, storicamente, della tutela dei più deboli,non dovrei cero spiegartelo io.E, visto che è una cosa così logica, direi che il tuo ragionamento,negando questa giusta premessa, fa acqua da tutte le parti.A cominciare dal fatto che la conclusione “destra=battaglie per forti” è tua,NON mia.Per comprendere meglio ti sarebbe bastato leggere con attenzione questo passo del mio post precedente;”E, lapalissiano,ne consegue che quello che vale a sinistra vale a destra(il pdl): tanti-sopratutto borghesi ma anche sottoproletari, lo votano in buona fede, ma-tolte le motivazioni clientelari-credo che la maggioranza del corpo elettorale vota per chi gli sembra più onesto e capace”.Perciò l’elettore(anche se non soprattutto) di classe più indigente vota in buona fede, anche se vota a destra.E quando scrivi:”La differenza tra destra e sinistra è su quali politiche economiche e sociali intraprendere per rafforzare tutti: cittadini, imprese, istituzioni.” forse non ti accorgi,o fai finta di non sapere,che le politiche economiche e sociali non possono(per raggiungere il bene comune) accontentare tutte le parti.Francamente di uno stato che consideri ugualmente da difendere il privilegio dei pochissimi plutocrati nostrani(e delle banche) e quello delle classi più disagiate non mi soddisferebbe.Prima, con urgenza, i problemi degli”ultimi”(cioè milioni di person,e non poche centinaia) e-sulla base di questi-creare soluzioni economiche consone.Il contrario di quello che,invece,il pd nei fatti parlamentari ha prodotto negli ultimi tre anni, per non parlare di quando è stato(come pds ,e poi ds, al governo).Molto spesso,ti ricordo,il contemperare le esigenze di tutti e l’alibi più comodo per far restare le cose come sono per i più disagiati(governi dal ’94 al 2011, per sottacere sulla prima repubblica, discorso più complicato e “tragico”) o addirittura peggiorarle(governo Monti)In parole ancora più semplici:il sistema paese si rafforza non, come alludi tu, dando “a ciascuno il suo”(cittadini,imprese,istituzioni)ma concentrandosi l’analisi sui cittadini e, tra questi,i più bisognosi e,in relazione alle loro urgenze riformare istituzioni(per quel che vale) ma soprattutto le imprese(leggasi:orientamenti economici).D’altronde(su altri temi,invero) è un siffatto modo di ragionare(scontentare nessuno) che ci tiene ancora proni alle esigenze degli aficionados del Vaticano(cosa diversa dall’essere cattolici,non serve spiegarlo).Insomma il programma(finora) post elettorale dei “democratici”(riformisti mi pare un’offesa a tale denominazione) italioti.La politica dev’essere semplicità,non una serie di mosse da pokeristi.E pure maldestre.

  22. fausto57

    Se partiamo dal presupposto che Bersani, essendo un “vecchio” politico, non è credibile per quello che dice, allora non lo so; ma, volendo credere a quello che dice (patrimoniale, tassazione delle rendite, unioni civili, cittadinanza agli stranieri, etc etc) lo voterei con convinzione (se e quando ci fossero le primarie).
    E se fossi Vendola ci penserei davvero due o tre volte prima di candidarmi. Ma credo che stiano viaggiando un po’ tutti con i sondaggi sotto traccia e decideranno sulla base di quelli. Per assurdo ma non tanto, l’eventuale non candidatura di vendola in appoggio a Berdani potrebbe finire per rafforzare lo stesso renzi. Il quale Renzi, amio avviso, non punta tanto a vincere le primarie quanto a raccimolare un consenso sufficiente a condizionare pesantemente le canidature al parlamento per poi dare (lui o uno dei suoi) l’attacco alla guida del PD nel successivo congresso.

  23. bobryder

    Bersani non è credibile per come lui,e il gruppo dirigente,hanno governato o “fatto” opposizione negli ultimi quindici anni:tante promesse di “sinistra”(ma semplicemente per un paese civile e moderno,tout court) e zero riusltati quando sono stati chiamati in causa.Non il fatto che Bersani sia vecchio o giovane ma la differenza congrua tra quello che dice(spesso giusto) e quello che ha fatto lui(insieme, ripeto al gruppo dirigente d’alemian-veltroniano,con innesti seguenti di Bindi e Letta,solo per sintetizzare)alla prova dei fatti.E tra le cose NON fatte riuslta anche l’incapacità di distinguere tra opposizione(sacrosanta per chi si professa di sinistra)a Monti e la quotidiana opera di suo scendiletto, che invece gli E’ riuscita granchè bene.Complimenti vivissimi.

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