Tre parole

Non ci sono state particolari novità, altre informazioni o maggiori spiegazioni sulla famigerata intercettazione Crocetta, nei giorni passati. Ma l’Espresso ha risposto con un lungo articolo a dubbi e inquietudini sulle sue scelte (rivolgendosi credo anche a questo blog, cosa di cui ringrazio), e gliene va dato atto malgrado i pezzi che mancano restino molti e l’Espresso sia il primo ad ammetterlo.

Completamente diverse sono invece le critiche in buona fede e in piena onestà intellettuale che in questi giorni ci sono state avanzate da altri. A cui quindi rispondiamo non solo volentieri, ma anzi ringraziando per gli stimoli a migliorare.
La prima, la più diffusa e fondata, riguarda l’assenza di una registrazione che provasse il nostro articolo.
Fin dall’inizio abbiamo detto che i due giornalisti autori dell’articolo avevano ascoltato quella registrazione (più correttamente: uno stralcio di registrazione) e che l’avevano riscontrata due volte: la prima, parola per parola, con la fonte investigativa che gliel’aveva fatta ascoltare; la seconda, con un’altra autorevole fonte investigativa che ne aveva confermato ai cronisti l’esistenza e i contenuti.
L’assenza dell’audio della registrazione è di certo un elemento di debolezza per noi, di cui abbiamo piena contezza.
Abbiamo tuttavia deciso di condividere lo stesso la notizia con i nostri lettori perché ne eravamo (e ne siamo) certi, avendola ascoltata e riscontrata i nostri cronisti in prima persona.
Questo significa che secondo noi le procure siciliane hanno mentito quando hanno ripetutamente dichiarato che ai loro atti l’intercettazione in questione non esiste? Assolutamente no. Se il dottor Francesco Lo Voi e gli altri procuratori siciliani hanno verificato e riscontrato l’inesistenza ai loro atti di quella registrazione, non abbiamo alcun motivo di dubitare della loro parola, trattandosi di magistrati integerrimi. Tuttavia l’intercettazione c’è stata: quindi siamo interessati prima di tutto noi a capire perché non si trova attualmente agli atti della procura di Palermo, domanda a cui al momento non siamo in grado di rispondere.

E per completezza segnalo le ulteriori riflessioni di Fanpage, unico altro sito a occuparsi un po’ della questione (insieme a Valigia Blu che ha pubblicato questo post), che ora insistono con maggior forza sull’ipotesi che l’intercettazione sia autentica ma che la versione dell’Espresso abbia aggiunto le decisive parole “come suo padre”. Andando dietro a questa ipotesi, la contraddizione con la smentita della Procura sarebbe spiegata: e allora qualcuno dovrebbe forse chiedere al procuratore Lo Voi se esista agli atti un’intercettazione di Crocetta che ascolta da Tutino solo la prima parte della frase.
Della inquietante rilevanza di questa ipotesi avevo scritto qui:

Ma c’è una differenza rilevantissima: sulla Sicilia l’espressione sgradevolissima è “far fuori politicamente” e l’allusione alla strage di via D’Amelio non compare, sull’Espresso l’espressione è terrificante ed è la ragione dello scandalo scatenato contro Tutino e Crocetta che l’ha ascoltata. Se ci si riferisse alle stesse parole, l’esistenza o meno di quel “come suo padre” aggiunto dall’Espresso a quello che aveva già pubblicato La Sicilia sarebbe una questione pesantissima.

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7 commenti su “Tre parole

  1. Michelangelo

    Segnalo che Fanpage non è l’unico altro sito che si occupa della faccenda. Se ne occupa anche Valigiablu, e trovo che le loro domande siano molto più convincenti delle fantasie di Fanpage (davvero si aspettano che qualcuno smentisca le loro dichiarazioni basate su supposte fonti, che da “vicine ai carabinieri” sono diventate “vicine a Fanpage”?). Nello specifico, anche volendo prendere per buona la versione dei giornalisti, non c’è nessuna evidenza che avessero ascoltato qualcosa di autentico.
    http://www.valigiablu.it/crocetta-lespresso-lintercettazione-la-ricostruzione-dei-fatti-finora/
    Poi, la seconda smentita di Lo Voi suggerirebbe che non esista nessuna intercettazione dove Tutino dica a Crocetta anche solo la prima parte della frase incriminata: «l’intercettazione tra il dottor Tutino e il presidente Crocetta, di cui riferisce la stampa, non è agli atti di alcun procedimento di questo ufficio e neanche quelle registrate dal NAS», dove con “la stampa” si potrebbe intendere anche l’articolo su La Sicilia che riferisce solo la prima parte della frase incriminata. Concordo che una conferma diretta sarebbe meglio. È da dire, però, che gli atti depositati dell’inchiesta su Tutino per ora non contengono quella frase.

  2. gianmario nava

    “quindi siamo interessati prima di tutto noi a capire perché non si trova attualmente agli atti della procura di Palermo, domanda a cui (sic) al momento non siamo in grado di rispondere”

    caro direttore, continua ad insistere
    semmai ci fosse una notizia sarebbe quella sopra riportata e non altro
    oltre al fatto che fonti investigative passano informazioni riservate ad estranei
    cosa che mi preoccupa molto: per quanto ne so così come le passano ai giornalisti potrebbero passarle agli indagati!

    ci vorrebbe una bella indagine dell’espresso: perchè ben due fonti investigative hanno rotto il dovere di riservatezza cui sono tenute?

  3. archi

    A me rimane difficile capire chi dovrebbe smentire l’esistenza di un’intercettazione fatta non si sa da chi, in maniera illegale che non si sa se c’è mai stata, se c’è sempre, dove nel caso dovrebbe essere e che contiene non si sa cosa. Su che basi si può smentire una cosa del genere?
    Comunque adesso le intercettazioni dovrebbero essere agli atti e non secretate, quindi trovarne una che dice più o meno una cosa del genere o parte di essa direi che non dovrebbe essere impossibile.
    Non è così?

  4. Michelangelo

    @archi, alcune intercettazioni sono in effetti disponibili negli atti depositati dalla Procura di Palermo dopo l’arresto di Tutino, ma non c’è la frase incriminata e nemmeno una sua variante:
    http://gds.it/2015/07/18/nei-verbali-dei-carabinieri-insulti-a-lucia-borsellino-da-tutino-e-sampieri_384325/
    http://www.lagazzettanissena.it/tutto-viene-da-quella-b-della-borsellino-alcuni-passi-delle-intercettazioni-agli-atti-dellinchiesta-tutino/
    http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/07/18/news/la_guerra_con_la_borsellino_nelle_telefonate_tra_medico_e_manager-119345752/
    Non è detto che questo quadro sia esaustivo di tutte le intercettazioni effettuate sul caso, anche se concordo che anche questo non sia un bel viatico per Messina e Zoppi.

  5. minimAL

    Sette post (ormai) sul Caso Crocetta valgono almeno la metà sul Caso Azzolini e un milionesimo sul CDA Rai chiaramente renziano.
    Hai tutto agosto per dare prova di coraggio e coerenza.

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