Personalità negative

Non prendetela come una critica: sono il primo a rallegrarmi che oggi su molti quotidiani – anche quelli finora coi paraocchi più incastonati – si contestino le espressioni usate dal Pubblico Ministero che ha chiesto e ottenuto l’arresto del sindaco di Lodi Simone Uggetti, quelle dove il PM fa riferimento alla “personalità negativa” dell’indagato, eccetera.
Me ne rallegro perché sono critiche più che giuste e condivisibili nel caso specifico, e perché mostrano che una volta rimosso il pregiudizio antiberlusconiano che rendeva impossibile parlare di queste cose, finalmente una qualche obiettività sulle derive di parte delle scelte della magistratura italiana può affiorare. Si possono criticare i magistrati, persino. Si possono difendere i diritti degli imputati, persino.
Però mi permetto di aggiungere una cosa, prima che il dibattito diventi fuorviante e sbrigativo e un po’ da vispeterese: quello che ha scritto il PM su Uggetti lo scrivono ogni giorno decine di PM in tutta Italia, quegli strumenti di indagine e giudizio psicologico da bar, quel carico di opinioni personali, di letteratura mescolata all’esposizione dei fatti, sono cose che riempiono gli atti d’accusa di mezza magistratura inquirente italiana. Bene che se ne parli per Uggetti, stimabile sindaco i cui eventuali reati sono oggi giudicati non gravi: basta non ritornare indulgenti e indifferenti quando le stesse cose vengono scritte contro tantissime altre persone, identicamente arrestate per le loro “personalità negative” o con argomenti del genere.

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7 commenti su “Personalità negative

  1. Lupus

    Qualche tempo fa dalle mie parti un imprenditore pubblicamente stimato, è stato condannato per maltrattamenti nei confronti della compagna. Reato sicuramente odioso, pur in un contesto dai contorni dubbi, ma secondo voi era opportuno che l’ordinanza cautelare del gip – come ovviamente ripresa dalla stampa – si permettesse di indicare prima del giudizio che il soggetto era persona “vile e indegna, vigliaccamente aggressiva contro i deboli, moralmente e umanamente misera, pervicacemente dedita al maltrattamento dei familiari, spinta da motivi assolutamente abietti, incurante delle primarie esigenze di vita dei familiari” e “sadicamente impegnata nella fisica e violenta prevaricazione ai danni dei familiari, votata alla sistematica mortificazione e umiliazione degli stessi con farneticanti accuse, offese e colpevolizzazioni”?
    Sono pressoché certo che per il soggetto in questione simili affermazioni hanno avuto un effetto molto più pesante sulla sua vita professionale che gli effetti della successiva condanna. Pur non avendo elementi per valutare l’affermazione nel merito (ma siamo sicuri che il GIP li avesse?) ho comunque trovato che si trattasse di una pena accessoria assolutamente arbitraria.

  2. layos

    Tu ci insegni che è lecito dubitare delle notizie che si leggono, ma io ho letto che questo galantuomo di sindaco è stato colto il flagrante mentre tentava di formattare il PC per nascondere le prove. Ora se ricordo bene la procedura penale, ma potrei anche ricordare male, l’inquinamento delle prove, unito al pericolo di reiterazione e a quello di fuga, costituisce uno dei tre motivi per cui un semplice indagato possa finire in carcere prima del processo. Al netto dei giudizi che magari si sarebbero potuti risparmiare in un atto pubblico quale è un atto giudiziario, dove sta il problema se un indagato, colto il flagrante ad inquinare le prove, finisce in galera? Poi ripeto, magari la storia del PC formattato era una delle tante “notizie che non lo erano” e allora mi taccio.

  3. fafner

    Anche parlare di diritto nell’ignoranza delle leggi appartiene alle personalità negative.

    Per commisurare la pena il giudice deve tener conto della “capacità a delinquere” (133 cp). Da dove si trae? Dal “carattere del colpevole”, dice la legge tra le altre cose.

    E la tendenza a delinquere? Il 108 cp ordina di valutare “l’indole particolarmente malvagia del reo”.

    La personalità del reo non è psicologismo: è una parte essenziale della personalità della responsabilità penale. Da lì si generano espressioni tralatizie condite con troppa retorica curiale. Ma le osservazioni che ho letto qui e sui giornali dimostrano una volta di più, se ce n’era bisogno, che i giornalisti professionisti si occupano di questioni tecniche inciranti di sbagliare e ignorare il sistema legale del Paese. Se non è stultitiae laus, è una forma di populismo boomerang, fatto da chi sta sempre col ditino alzato e non lo usa per tenere la riga. E studiare un po’, visto che il giornalista è una professione corporativa.

  4. layos

    @fafner una delle cose più belle che mi capita leggendo “cose” su Internet è trovare un aggettivo come “tralatizio” che mi costringe ad usare il dizionario. Grazie :)

  5. fafner

    @layos Non c’è di che. Il paradosso è che molti concetti tralatizi non mi piacciono, ma come giurista ho il dovere di difendere la tradizione che li germina. Sennò la baracca salta in aria, e per davvero, non come vorrebbero coloro che hanno difeso Dell’Utri, Previti, Berlusconi, e ora vorrebbero non riconoscere la scriminante dello stato di necessità all’affamato che ruba due wurstel e un formaggino. Anche qui, l’indole, il carattere è tutto.

  6. Julian B. Nortier

    Insomma,il Pd va difeso.Poi,ovviamente,lo si può chiamare garantismo o perfino coso o pincopallo.Come il post precedente dimostrava,è qui confermatissimo.

Commenti chiusi