Format

Quando l’allora direttore di Max e oggi direttore di GQ a sangue freddo ci offrì di fare una rubrica per lui, io e Christian Rocca per non farci trovare impreparati buttammo lì una roba che avevamo appena visto su Slate: una conversazione occasionale tra due personaggi in forma di scambio di email. Non era una cosa rivoluzionaria, ovviamente: si chiama corrispondenza. La novità era forse nell’idea della posta elettronica, e nel fatto che prendesse lo spazio di un articolo di commento. Era l’idea della doppia conduzione televisiva ante litteram.

Dopo, il format ha prosperato ulteriormente. A un certo punto fummo superati dai maestri, quando Repubblica affidò a Bernardo Valli e Cesare Garboli un’idea una tantum del genere (parecchio latinorum, oggi). Così, per passione collezionista, segnalo anche il Guardian di sabato, con due che parlano di automobili

Guardian, GQ

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro
Mark Bowden su Abu Ghraib
E feste su feste, dal tramonto all’alba