Il colore del mare

Avete presente quelle band che vi pare di seguire solo voi, che per accidente avete comprato il loro primo disco e che da allora continuate, e vi piacciono sempre un po’, anche se al resto del mondo pare non fregargliene di meno? Sono accidenti, batter d’ali, e vi affezionate a certi e ad altri no. Beh, io ho gli Ocean Colour Scene. Sono inglesi, sono arrivati dopo gli Oasis, ma sono molto più bravi, con una miscela di chitarre rock e melodie sdolcinate e coretti assai più efficace e creativa. Il loro “Moseley Shoals” per me era bellissimo.

Poi hanno fatto altri dischi, sempre discreti, non memorabili: con qualche canzone eccellente ciascuno. In Gran Bretagna hanno un loro pubblico e i critici li hanno sempre trattati bene, malgrado un certo esaurimento della vena creativa.

Ora è uscito un live con 19 canzoni – “One for the road” – abbastanza simili alle versioni originali, un po’ più ruvide. La versione di “Profit in peace” con il coro del pubblico è notevole:

“Hey, hey, hey, we don’t wanna fight no more…”

Perdonami Luca ma Definitely maybe che dovrebbe essere il primo album degli Oasis è del 94 mentre Ocean Color Scene è del 92. Senza contare che gli OCS sono usciti con Sway singolo fighetto nel 90. Massimo

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