Le sigle televisive delle nostre infanzie sono un caposaldo della nostra formazione culturale: c’è dentro la musica, e c’è dentro la tv. Manca solo lo sport, e poi ci sarebbe tutta la nostra memoria pubblica bambina. Le mie imbattibili sono Vincent di Don McLean (sigla di Lungo il fiume e sull’acqua), A salty dog dei Procol Harum (sigla di Avventura, insieme a Joe Cocker che rifaceva i Beatles), e You’re my world di Helen Reddy, che è appena tornata in auge per lo spot della Coca Light e che aveva quell’esplosione vocale e orchestrale del ritornello fantastica.
You’re my world, you’re every breath I take
You’re my world, you’re every move I make
E i Police dovevano ancora venire. Solo che non mi ricordo di cosa fosse sigla, allora: forse di un ciclo di film sul primo canale?
Vanity Fair
E a guardare nei ricordi sembra ancora ieri
Abbonati al
Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.
E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.
È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.