Here’s to you

Joan Baez, non è più tornata di moda. A differenza di molti altri suoi colleghi che il riflusso aveva non solo accantonato, ma anche irriso, e che poi sono tornati in auge presso le generazioni successive oppure presso certi circoli snob e desiderosi di farsi notare – fino a occupare anche le playlist dei lounge bar – Joan Baez è ancora sepolta al suo posto e canticchiata da pochissimi intemerati nostalgici. Ci vorrà uno spot pubblicitario, forse. C’è quella sua canzone dolcissima e commovente su come il caso offra a ognuno opportunità diverse ed emargini o spedisca in Vietnam persone che avrebbero potuto avere sorti meravigliose: “and I’ll show you a young man with so many reasons why”. Si chiama “There but for fortune”. Speriamo non ci facciamo uno spot. Anzi, va’: speriamo di sì.

Vanity Fair, Amazon

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro
Le ragioni del torto