Spesso di Repubblica mi delude la trascuratezza dei dettagli – didascalie, titoli, sommari – soprattutto se paragonata con alcune ottime idee e contenuti che ne vengono impoveriti. Oggi, in una pagina che parla dei gruppi di ascolto televisivi, ci sono alcune immagini di contorno dedicate a questo o quel programma. Nessuna delle didascalie è particolarmente inventiva – si può anche non metterle, le didascalie, se non servono a niente – ma l’ultima, quella sotto la foto di Desperate Housewives è un caso di scuola di riempimento vano e squinternato di uno spazio:
“Davanti al trash ci si trova anche per fare ironia. La tv, anche in questo caso, diventa un gioco di società”
Eppure basterebbe così poco: rimarranno nel mio archivio mentale il titolo della settimana scorsa sul boxino dedicato alla polemica tra Panariello e i fiorai di Sanremo (“Fiori rosa, fiori di Pescia”) e la foto scelta oggi per illustrare il pezzo di Clerici sugli Open d’Australia. Purtroppo non l’ho trovata in rete pi grande di così, ma se vi capita, ve la consiglio (pagina 62)
(a proposito di foto: l’altra foto della settimana è assai più drammatica, e la pubblica Internazionale assieme al pezzo sulla criminalità in Bulgaria; ma è difficile distinguerla da un’opera d’arte concettuale)