Par condicio

“Negli ultimi due giorni ho assistito a due degli spettacoli più allucinanti che abbia mai visto in televisione.

Comincio da Alice, di Anna La Rosa. Stasera. Ho visto solo il finale. C’erano Tremonti e Bertinotti. La La Rosa ha annunciato “il gioco della torre” che però nel paese delle meraviglie si chiama “il gioco dello specchio”. Ci ha messo due minuti per spiegarlo, ma resasi conto che non si capiva niente, ai due interlocutori ha chiesto chi avrebbero buttato dalla torre, anche se è uno specchio. Bertinotti ha detto che non avrebbe risposto e che non capisce questo gioco. Non capisce nel senso che lo trova stupido. Ma La Rosa stava per cominciare a spiegare la torre e lo specchio eccetera. Tremonti avrebbe voluto partecipare, ma si è fatto influenzare dal collega e quindi mugugnava qualcosa. In una delle più imbarazzanti scene televisive mai viste, la La Rosa faceva domande tipo Casini o Follini?, sullo schermo comparivano Santoro e Travaglio, Bertinotti non rispondeva, La Rosa insisteva, si accorgeva che in video c’erano Santoro o Travaglio? e ai due ospiti chiedeva chi avrebbero scelto tra Santoro e Biagi. Così per cinque o sei minuti e mai, dico mai, la domanda corrispondeva al cartello. Mai Bertinotti ha risposto, mentre Tremonti rispondeva a monosillabi e in un caso ha lasciato la frase a metà senza che nessuno gli avesse detto: eh? La La Rosa si stava mettendo a piangere e a un certo punto ha detto a Bertinotti “dài, il gioco dello specchio fa parte della trasmissione…”. Memorabile quando sono comparsi Castro o Putin?, ma La Rosa non se ne è ricordata il nome e non li ha ritrovati in scaletta. La domanda Mentana o Mimum? è stata fatta un due o tre volte. Poi ha fatto l’ultima domanda che poteva essere Marini o Parietti, ma sullo schermo sono comparse una decina di altri cartelli e lei ha chiesto alla regia di scorrere fino all’ultimo cartello e quando l’ultimo cartello è arrivato ha detto: ecco, bene. Però c’erano Lerner o Ferrara? Poi la trasmissione è finita con la La Rosa che ha detto che giovedì prossimo ci saranno Casini e Fassini, con la i. Poi ha detto “bella sera” e Tremonti ha detto “ci mancherete”.

Ieri sera, invece, ho visto l’inizio dell’Infedele di Lerner sulla Russia e sul gas. E’ cominciato con un suonatore di fisarmonica che ha eseguito un qualche inno russo. Poi Lerner ha detto che il suonatore ha eseguito il brano russo nonostante fosse un suo grande amico ucraino. Il grande amico ucraino l’ha interrotto e, con forte accento dell’Est, gli ha detto: no, io sono nato in Unione Sovietica, nella parte ucraina, ma per me Russia e Ucraina non si sono mai divise, io mi sento ancora cittadino sovietico.

Avrei potuto chiamare i vigili urbani, ma ho preferito spegnere la tv”


Camillo

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