Domani vado a Roma. Parto da Linate la mattina presto. Quando arrivo vado a via Asiago, devo registrare una cosa in radio, poi vedo mio fratello a pranzo, sbrigo un paio di faccende, e per il resto della giornata mi piazzo sulla panchina nell’angolo di Piazza del Popolo, nell’angolo verso via del Babuino. Sto lì, tranquillo, con l’iPod nelle orecchie a sentire il nuovo disco di Morrissey che esce la settimana prossima ma mi hanno mandato l’anteprima, e aspetto. Si chiama “Ringleaders of the tormentors”, il disco. E non vedevo l’ora che uscisse, un nuovo disco di Morrissey, quindi me lo godrò, lo ascolterò e riascolterò e potrò aspettare su quella panchina tutto il tempo del mondo. E prima o poi lui passerà: mi hanno spiegato che vive a Roma, all’Hotel de Russie, da un anno. Morrissey. Morrissey degli Smiths.
Vanity Fair