C’è un luogo comune positivo, sulla radio. Tutti dicono che bella che è la radio. Lo dicono in relazione alla televisione, ovviamente. Quello che vogliono dire è come è brutta, la televisione. Allora, a me pare che. A me pare che sia vero che la televisione sia abbastanza brutta, ma col satellite stia migliorando (e il digitale terrestre? Questa era una battuta). E mi pare anche che ci sia un atteggiamento di conformismo pigro nel dire che la televisione è brutta. E poi mi pare che sia spesso brutta anche la radio: ci sono decine di programmi sciocchi e mediocri, in radio. E poi mi pare che certi di quelli che dicono che bella che è la radio, darebbero un occhio per andare in televisione. Alcuni addirittura dicono che bella che è la radio: sai, io non riesco mai a sentirla, purtroppo. E infine mi pare che bella forza: la televisione è molto più difficile della radio. Lo dice anche Fiorello. Dette tutte queste cose, la settimana scorsa c’è stata una specie di festa della radio, a Riva del Garda. Si fa tutti gli anni, e si chiama i Radioincontri. C’erano tutte le radio grandi e diverse radio piccole, con i loro programi a trasmettere da lì. Un clima da gita scolastica tra deejay, conduttori e ascoltatori. Gran conversazioni sulla radio e come la si fa, e interessanti. E tutti quanti dicevano, che bella che è la radio. Già.
Vanity Fair
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