Può capitare, mi dico. I Lambchop sono una delle mie band preferite. Fanno una musica che ha molto a che fare con il sud degli Stati Uniti, con il country e il western. Kurt Wagner mi ha spiegato che il country è una cosa e il western un’altra. Kurt Wagner è il leader dei Lambchop e l’autore delle loro canzoni: il resto della band è volatile e numeroso. C’è del jazz, e del soul, nei loro dischi. Lui ha una voce notturna, fantastica e scrive testi minimali e spiazzanti. È passato dall’Italia la settimana scorsa. Abbiamo preso un caffè e parlato del loro prossimo disco, che si chiama “Damaged”. Gli ho fatto una catasta di complimenti da fan e gli ho spiegato che non mi interessava chiedergli di Bush, come fanno tutti i giornalisti italiani con gli artisti americani. Lui mi ha risposto che gli interessava parlarne, e male. E io ho fatto una battuta sul fatto che loro, una delle mie band preferite, fossero texani. E Kurt Wagner mi ha spiegato, ma dopo altri dieci minuti di chiacchiere: “guarda che noi siamo di Nashville, Tennessee”. Può capitare, no?
(E sì che lo sapevo, diamine).
Vanity Fair