Bolle, balle

Agosto è il mese in cui si gonfia e si sgonfia. Si gonfiano i canotti, le ciambelle, i braccioli, e tutto il repertorio galleggiante estivo: e poi si sgonfia tutto per riporlo di nuovo nel baule della macchina, nella cabina in spiaggia, nella valigia.

Agosto è il mese in cui si gonfia e si sgonfia. Si gonfiano le dichiarazioni di qualunque personaggio politico, ci si crea un caso da decine di pagine e a volte persino da polemiche internazionali, e poi tutto si sgonfia: era un equivoco, un’esagerazione, una frase mal capita.

Con i canotti e le ciambelle, una volta sgonfiati tutto torna come prima. Con le dichiarazioni, la credibilità di giornali e politica ne esce ogni volta con le ossa più rotte.

Solo nelle scorse settimane ci sono state:

– l’apertura di Prodi all’organizzazione terroristica palestinese Hamas, rientrata dopo uno scandalo internazionale. “Prima devono riconoscere Israele”, ha poi precisato Prodi riportando il dibattito dov’era prima.

– l’intenzione di Berlusconi di fondare un nuovo partito, dimostratasi una battuta priva di serietà nel giro di una mezza giornata malgrado l’insistenza dei giornali.

– la cretinata realmente detta dall’onorevole Caruso su Biagi e Treu “assassini” dei morti sul lavoro, e ritirata il giorno dopo, ma intanto sembrava divenuta la questione politica dell’anno.

– Bossi che ha minacciato di prendere il fucile contro le troppe tasse (ma non lo dice ogni due anni?), e Bossi che dopo due giorni di indignazioni sostiene di non averlo mai detto.

Voi direte che è solo colpa dei giornali, che montano casi e scandali dentro un bicchier d’acqua, ma questo andamento – che in realtà prosegue anche a estate finita – dice anche due cose sulla mediocrità della politica italiana: che non sa dare al dibattito pubblico niente di più sostanzioso di una rinocorsa quotidiana alle battute e alle dichiarazioni, e che non sa prendere le misure alla leggerezza dei media contenendosi nelle affermazioni equivoche.

Gazzetta dello Sport

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