Qualcosa di rosa (una rubrica per la Gazzetta)

Il 15 ottobre si svolgeranno le elezioni in Pakistan, paese che ospita molte basi di terrorismo islamista e i cui rapporti con l’Occidente sono delicatissimi. E in quelle elezioni, contro l’attuale presidente Musharraf, tornerà in corsa Benazir Bhutto che nel 1988 fu – a soli 35 anni – la prima donna premier in un paese islamico. Su IoDonna c’è un bell’articolo di Lorenzo Cremonesi che racconta la sua storia e le sue chances. Sull’altro supplemento femminile del sabato, D di Repubblica, in un racconto della vita a Helsinki si scopre che uno dei drinks locali si chiama Fisu, e si ottiene sbriclolando una decina di caramelle Fisherman’s Friends in un litro di vodka. Servire freddo.

Grazia di questa settimana ha un’intervista con la scrittrice Valeria Parrella (che ha appena pubblicato Il verdetto, Bompiani) che racconta di aver fatto l’insegnante di italiano per sordi, conoscendo il linguaggio dei segni. E di sognare un’assunzione alla Gallaudet University di Washington, l’unica al mondo esclusivamente per sordi. Un’altra cosa interessante la racconta Mark Knopfler dei Dire Straits a Silvia Bombino, che lo intervista su Vanity Fair. La copertina del suo nuovo disco è ispirata alla pittura di John Bratby, artista ora piuttosto ignoto, ma assai popolare e di moda negli anni Cinquanta come leader dello stile realista battezzato dai critici lo “stile lavello della cucina”. Infine, ancora su IoDonna, Guia Soncini racconta la nuova serie tv di culto negli Stati Uniti. C’è David Duchovny di X-Files, pare sia divertentissima, e così ardita nei contenuti che probabilmente in Italia non la vedremo mai: “è difficile concepire qualcosa di sessualmente più esplicito di Californication”.

Gazzetta dello Sport

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