le notizie che non lo erano (una rubrica per la Gazzetta)

La settimana scorsa il quotidiano europeo in lingua inglese Herald Tribune commentava come i tabloid britannici si siano arrabattati per tenere fino a oggi in prima pagina la storia della bambina Maddie scomparsa in Portogallo, malgrado nelle indagini non sia successo niente da maggio.

Una preoccupazione simile sembra affliggere i quotidiani italiani rispetto all’apparente soluzione dell’omicidio della ragazza inglese a Perugia: “già finito”? Così ieri la Stampa metteva in prima pagina un’ardita ipotesi di quarto uomo coinvolto a partire da un’impronta digitale, per esempio. Ma già il primo giorno della svolta, l’eccitazione giornalistica era abbastanza caotica: lunedì mattina ADNKronos e TGCom titolavano “Meredith stuprata e uccisa” a proposito dei risultati dell’autopsia. Poche ore dopo la procura affermava il contrario e al pomeriggio i titoli erano ribaltati: “non sarebbe stata stuprata”. Ancora ne dovremo vedere, preparatevi al peggio.

Sabato scorso Enrico Vanzina ha raccontato al Foglio che la notizia di Repubblica per cui la sorella di Fabrizio Quattrocchi avrebbe attaccato il suo film “2061” perché irrispettoso della memoria di suo fratello, era stata smentita dalla signora Quattrocchi.

Qualche giorno fa si è saputo che l’animale ritrovato quest’estate in Texas e che per i giornali di tutto il mondo poteva essere la bestia mitologica chaimata Chupacabra, era solo un coyote.

Il Corriere della Sera ha raccontato martedì di una puntata del Dr. House apertamente contro l’amministrazione Bush (“Il Dottor House a pugno chiuso contro Bush”): ma solo per via di una brevissima battuta su Michael Moore e il suo film “Sicko” con cui House si vendica di una collega. E in ogni caso il sistema sanitario americano destinatario della battuta esiste da ben prima di Bush, mai nominato in quell’episodio.

Gazzetta dello Sport

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