A cura dell’Anicagis

Ieri ho visto “Nella valle di Elah”: è un buon film su come la guerra in Iraq devasta le vite dei giovani soldati americani, anche se un po’ lento a momenti, e molto meno bello, commovente e inventivo di “Crash”, dello stesso regista. E ha una fine di un simbolismo didascalico imbarazzante.

Oggi ho visto “La bussola d’oro”: è vero che la corrispondenza tra i cattivi e le istituzioni cristiane è stata attenuata rispetto al libro (la parola “Chiesa” non si usa mai), però rimane sempre chiara agli adulti: ai bambini, assai meno, perché forse non riescono a cogliere il senso della “guerra per il libero arbitrio” annunciata dai buoni.

Comunque, non fosse perché i tempi eccitano i genitori atei che trovano finalmente qualcosa che li rappresenti, il film è da ragazzini. La cosa che mi ha colpito è che la protagonista cattiva, subdola e reazionaria, sia un’avvenente bionda magrissima che si chiama Coulter

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