Le notizie che non lo erano

“Oprah si schiera con Obama” era il titolo di alcuni giornali e siti internet qualche giorno fa, quando la regina di tutte le conduttrici televisive americane è apparsa sul palco accanto al candidato alle presidenziali americane, che seguirà personalmente in campagna elettorale. In realtà la notizia era solo l’apparizione sul palco, ma Oprah si era “schierata” con Obama già da molto tempo, sostenendolo pubblicamente alcuni anni fa, dichiarandolo il suo candidato alcuni mesi fa, e organizzando una raccolta di fondi per lui alla fine dell’estate.

Molti giornali hanno raccontato la storia “strano ma vero” del ragazzo islandese che sarebbe riuscito a telefonare alla Casa Bianca: ma la sua iniziativa – a ben leggere – era un po’ deludente. Ha chiamato il centralino fingendosi il presidente islandese, è stato passato a un po’ di assistenti e segretarie che hanno preso appunti sulla chiamata e gli hanno mandato la polizia islandese a casa. Si sono viste incursioni più riuscite, diciamo.

Poi ci avviciniamo alle feste. Non stiamo a sottilizzare su tutti i servizi soporiferi su Babbo Natale che vive in Lapponia e i disgraziati che fanno il bagno gelato a Santo Stefano e Capodanno: non-notizie tradizionali. Mentre è bizzarra l’enfasi sui pretesi “rincari di natale”, quest’anno: vi ricordate un natale delle nostre vite in cui ci abbiano detto che i prezzi erano calati?

Infine, un curioso antiallarmismo sociale: diversi giornali hanno riportato una ricerca ISTAT per cui “solo il 10% degli stupri in Italia è attribuito a cittadini stranieri”: il dato risultava calcolato molto vagamente, ma lo strano è che gli stranieri in Italia risultano essere tra il 5 e il 6%. Quindi quel “solo” suonava piuttosto fuori luogo: ma evidentemente l’ISTAT lo paragona con l’impressione trasmessa di solito per cui il 90% degli stupri è compiuto da stranieri.

Gazzetta dello Sport

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro