Ok, due parole su questo cambiamento di Wittgenstein. Intanto il titolare non può celare l’orgoglio di aver imparato a manipolare tags, templates e css senza ammettere di aver avuto – ancora una volta – aiuti e consigli accademici da parte di Vittorio Dell’Aiuto e Gianluca Neri.
La ragione prima del cambiamento è di ordine: la precedente versione ibrida del blog, figlia di un’evoluzione da un sistema completamente manuale di scrittura e messa online, cominciava a mostrarsi macchinosa rispetto alle correnti piattaforme e povera di opportunità, malgrado il titolare fosse affezionato alla totale padronanza di ogni virgola che consentiva. E impediva la creazione di un database più strutturato e organizzato di un numero di post che solo negli ultimi quattro anni supera il numero di seimila.
Aggiungete che mi divertiva anche il cambiamento e la comprensione di WordPress, già abbozzata con la costruzione del blog di Playlist.
Quanto all’effetto che fa, l’intenzione come si vede era di aumentarne la sobrietà e l’ordine. La scelta sta riscuotendo complimenti e critiche, come avviene con i cambiamenti: anche se faccio fatica a pensare che potesse sembrare più bello il disordinato affastellarsi di testi e patacche che era diventato il vecchio Wittgenstein. La cosa più divertente è che nelle mail di queste ore è stato definito già rispettivamente “rosa”, “giallino” e “verdino”.
Non è detto che questa sobrietà sopravviva alla pressione di banners e pecette varie, ma vediamo. E abbiate pazienza per qualche cosa ancora da sistemare (al momento, per esempio, non sono ancora archiviati i post precedenti all’aprile del 2004, quelli senza un loro permalink). Appena adattato rientrerà anche un link migliore all’ascolto di Radio Wittgenstein, che peraltro sospende le sue trasmissioni per qualche giorno (quello usato su Playlist, effettivamente efficace, è stato giudicato impresentabile dalla commissione per il decoro di Wittgenstein).
L’abitudine della segnalazione esplicita della fonte a cui si riferiscono i links o le citazioni dei post (corsivo, in fondo al post) temo si perderà, perché WordPress non prevede mi pare un campo customizzabile in questo senso. Così come i links nel titolo, per analoga indisponibilità di WP (che pretende il titolo si usi solo per i permalinks): rimangono quelli dei post passati, grazie a un intervento chirurgico. E poi ancora ce ne sarebbero da dire, sul proprio ombelico.
Ciao, grazie.
p.s. raccolgo segnalazioni di un’ancora eccessiva larghezza del template che imporrebbe le barre di scorrimento ad alcuni schermi. Ridurrò, in rispetto degli ardimentosi che ancora non usano il Mac. E se ci sono altre questioni tecnico-pratiche, la mail è luca e poi chiocciola e poi wittgenstein punto it.