Quelli di voi che si siano comprati ‘sto benedetto iPhone e si divertano a scoprire le centinaia di piccole applicazioni accessorie, avranno notato la quantità di programmi dedicati ai “cowbells”: ovvero ai campanacci da mucca. La prima volta pensate sia una scemenza di molte, come il programma che trasforma iPhone in un boccale di birra. Però di “cowbells” ce ne sono ben quattro offerte diverse, gratis e a pagamento: servono ad aggiungere il suono dei campanacci alla musica che state ascoltando, e uno si domanda perché. E c’è un perché.
Otto anni fa, durante una puntata del Saturday Night Live, celebre programma comico americano, andò in onda uno sketch con un gruppo di attori nella parte dei Blue Öyster Cult, a cui partecipava Will Ferrell come finto membro della band. Christopher Walken impersonava un grande produttore che istruiva i Blue Öyster Cult su come costruire un buon pezzo. Loro suonavano la loro famosa Don’t fear the reaper, ma l’esecuzione era molestata da Ferrell con un ridicolo campanaccio da mucca. Di fronte alle proteste degli altri, Walken rispondeva spiazzandoli: voleva “more cowbell”. Più campanaccio. La gag andava avanti per alcuni minuti, con Ferrell e il suo campanaccio che dilagavano col consenso di Walken, e la band desolata.
Negli anni, lo sketch è diventato di culto, e citato più e più volte. Esiste anche un sito web dove potete caricare la canzone che volete e riascoltarla con una cospicua dose di campanacci che suonano a tempo. E la battuta è diventata un tormentone per le situazioni più diverse. Insomma, sapete di cosa avrebbe bisogno Alitalia?
“More cowbell!”.