Basta un poco di zucchero

“Ooo-ò o-oò-o…”. Ieri mattina in giro per Milano era come quando entri ed esci da bar, negozi e uffici, e tutte la radio sono sintonizzate sulla stessa stazione. Solo che funzionava con le persone, e ti lasciavi alle spalle qualcuno, o incrociavi un altro sul marciapiede, o salutavi un amico, e tutti stavano canticchiando: “Ooo-ò oo-oo…”.
Erano stati al concerto dei Coldplay.
E sapete com’erano? Contenti. Di buonumore. Il concerto dei Coldplay ha messo di buonumore. Certo, a volerla dire tutta hanno notato in parecchi la sua brevità, e i reduci di altre occasioni sostengono che Chris Martin fosse un po’ appannato. Ma la verità è che i Coldplay sono un grande baraccone da concerto, con tutto quell’accatastarsi di suoni e arrangiamenti enfatici che riempiono una serata ancora più di quanto funzionino in un disco.
Come mai i Coldplay hanno sbancato, quest’anno? Intanto perché sono bravi e hanno occupato uno spazio in cui c’era una domanda forte di una superband orecchiabile senza essere svenevole, e presentabile senza essere difficile: i rimpiazzi degli U2 per la generazione seguente, con proporzionato addolcimento di toni musicali e lirici. Certo, lui è carino, ha la moglie carina e sono stati promossi con super investimenti ormai rarissimi in un mercato discografico con la cinghia stretta. Ma sarebbe riduttivo chiuderla lì, e superficiale. Quella cosa lì, rock orchestrato e melodioso, la sanno fare bene. Poi chiedete a un non fan di dirvi il titolo di una canzone famosa dei Coldplay, e farà molta fatica. Benché nell’ultimo disco emergano la meravigliosa e appiccicosissima “Viva la vida”, e i suoi archi (imparati dalle invenzioni di un’altra popband inglese, i Divine Comedy). “Ooo-ò o-oò-o…”.
E poi sanno fare quelle cose che gli inglesi chiamano “anthems”, inni. Ovvero quelle canzoni che si cantano in coro a squarciagola come se si andasse a conquistare il mondo, su un ritmo quasi militare di batteria, e che in concerto funzionano straordinariamente, anche nelle date italiane di questi giorni. Tutti a sollevare le braccia e a cantare contenti. Di buonumore.
Quando ricapita, di questi tempi?

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