La maggiore notizia falsa di questa settimana è una notizia di quattro mesi fa, è falsa da allora, e qui lo si era scritto da allora. Ma adesso l’ha detto un giudice. Che ha assolto due persone dall’accusa di aver tentato di rapire un bambino, la settimana scorsa. Il non tentativo di sequestro era avvenuto a Catania, nel parcheggio di un supermercato, e forse lo ricorderete: erano giorni di delirio xenofobo per strada e sui giornali, e se guardate su internet trovate ancora la notizia in questi termini:
“Una coppia di rom è stata arrestata dalla polizia per avere tentato di rapire una bambina di tre anni” (Repubblica);
“Hanno cercato di strappargliela dalle mani mentre era intenta a caricare in macchina i sacchetti della spesa. La bambina non ha capito nulla ma lei ha avuto la prontezza di riflessi di stringersela al petto e rintanarsi in automobile chiamando la polizia” (Corriere della Sera)
“Rom tenta di rapire bimba strappandola alla mamma” (Il Giornale)
Potremmo citarne ancora parecchi, e tutti ugualmente ignari della differenza tra un’accusa e la realtà. La realtà è che un giudice ha assolto i due rom, ormai due settimane fa, e nessuno di quei giornali l’ha scritto.
Passiamo ad altro. In un’intervista sulla Stampa di martedì Leoluca Orlando parla di “un principio che da sempre sancisce che sia la minoranza a scegliere il candidato presidente alla Vigilanza”. Solo che questo principio “da sempre” – giusto o sbagliato – non esiste: nel 1994 fu la maggioranza a scegliere il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Marco Taradash.
Ieri il Giornale ha dato spazio a un lungo articolo del senatore Guzzanti che conteneva tra l’altro il ripetuto racconto del suo aver – il giorno prima – vomitato.
Notizie che non lo erano
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