Del New York Times si sapeva, e l’endorsement a favore di Obama non è stata una gran notizia. Ma adesso si è schierato con lui, e quindi contro la più famosa cittadina dell’Alaska, anche l’Anchorage Daily News, maggiore quotidiano dello stato.
Il Partito Repubblicano si preoccupa sempre di più della controtendenza negativa della candidatura Palin: l’altroieri anche un’analisi del Washington Post ripeteva che potrebbe rivelarsi controproducente, mentre il New York Post sostiene che lei stessa non si fiderebbe più dello staff McCain intenzionato a contenerla. Ma la prima vittima di quella scelta è stata il portiere della squadra di hockey su ghiaccio dei Saint Louis Blues. Prima che la Palin desse cerimonialmente l’avvio alla partita con i Los Angeles Kings, Mannie Legace è sceso sul ghiaccio ed è inciampato sul tappeto disteso per far entrare la candidata, suo marito e le due figlie. Malgrado la caduta, ha iniziato regolarmente la partita: ma ha dovuto abbandonare dopo un tempo e non giocherà la prossima.
E se col passare dei giorni l’ottimismo obamiano si sta trasformando in ansia, il giornale online Slate ha deciso di calpestare tutte le dita incrociate con una originale classifica: i cinque migliori presidenti neri. E visto non ce n’era neanche uno, li ha scelti tra quelli della fiction. E sono il presidente Palmer della serie TV “24”, Morgan Freeman che deve affrontare una cometa in collisione con la terra in “Deep impact”, l’aggressivo Tommy Lister nel “Quinto elemento” di Luc Besson, il presidente di “Idiocracy” (quello in cui la razza umana diventa totalmente stupida), e il comico Chris Rock in un dimenticabile “Head of state”.