Chissà se l’arrivo del signore e della signora Beckham in città restituiranno a Milano quell’eccitazione frivola che la travolse negli anni Ottanta, quando tutte le popstar giravano intorno alle passerelle e agli stilisti, e i Pet Shop Boys dedicarono una canzone ai paninari. Se arrivasse una simile stagione, Grace Jones si farà trovare pronta: il suo nuovo disco “Hurricane” sembra riprendere il filo proprio da lì (e lei c’era, eccome se c’era). I suoni sono molto “Slave to the rhythm” (che fu una festa di variazioni sul tema ad opera del grandissimo produttore Trevor Horn), ma l’attacco di “I’m crying” ricorda anche “I’ve seen that face before”. E lo stesso produttore Ivor Guest ha detto di avere usato canzoni che aveva nel cassetto da quindici anni. Insomma, musica perfetta per l’ingresso dei Beckham nei panterati locali milanesi. Oppure un piacevole disco da nostalgici degli anni Ottanta: che coi tempi che corrono potrebbero non essere pochi.
Ti ho già vista prima
Abbonati al
Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.
E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.
È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.