Il dibattito sul PD ha fatto nascere delle curiosità, che provo a soddisfare, su come funzioni il PD stesso.
Il PD ha un segretario, e quello si sa: è segretario perché ha vinto le primarie, legittimato dal voto popolare.
Sotto il segretario ci sono:
– un esecutivo di “rinnovamento”, nominato da Veltroni con grande pubblicità, e sparito dal giorno dopo. Di fatto inesistente
– un coordinamento composto da dieci uomini e una donna, tutti provenienti da DS e Margherita e di longevo corso politico. Nominato anche questo da Veltroni, ma evidentemente frutto di trattative meno indipendenti con ex dirigenti di DS e Margherita
– una direzione nazionale composta da un numero di persone che nessuno sa esattamente (circa 250), un po’ scelte da Veltroni, un po’ frutto di cencellismi, un po’ lì per titoli
– un governo ombra, composto dal segretario, “di concerto” con gli altri ex dirigenti di DS e Margherita
Sia il coordinamento che il governo ombra hanno al loro interno molti altri membri, sottosegretari, responsabili specifici.
In sintesi: l’esecutivo non esiste; la Direzione Nazionale al momento si è riunita due volte e non ha esercitato alcun ruolo; il governo ombra – uso le parole del suo membro Sergio Chiamparino – “andrebbe riformato”.
Il PD al momento è gestito – se mi consentite il participio – unicamente dal segretario e dal coordinamento.