Tutti i giornali italiani hanno dato a notizia della lettera che Barack Obama avrebbe scritto personalmente a Walter Veltroni per ringraziarlo delle congratulazioni ricevute per il suo insediamento. Diversi hanno sottolineato come questa lettera sia arrivata significativamente prima della telefonata con Silvio Berlusconi. Solo che la lettera ricevuta da Veltroni era una circolare, inviata in decine e forse centinaia di copie a diversi destinatari in tutto il mondo. Se cercate su internet ne trovate l’identica versione indirizzata al presidente del Turkmenistan, quella per il primo ministro di Trinidad e Tobago, eccetera.
Repubblica ha titolato l’articolo sulla copertina di Vogue dedicata a Michelle Obama “La rivincita di lady Obama”. Ma le critiche sui suoi vestiti alle occasioni ufficiali erano venute molto più dai quotidiani italiani che dagli osservatori americani. L’anno scorso sia Vanity Fair che People l’avevano scelta tra le dieci donne più eleganti del mondo. Non risulta insomma che la first lady fosse molto preoccupata, o bisognosa di rivincite.
In un’intervista a Repubblica sul caso Englaro, monsignor Rino Fisichella ha detto: “alle Molinette di Torino dei medici hanno scoperto dopo diciannove anni possibilità di reazione e comunicazione in una persona in coma vegetativo. L’ha scritto l’Avvenire, si possono contattare i medici“. Prima di contattare i medici, si può leggere meglio l’articolo sull’Avvenire: all’ospedale delle Molinette hanno fatto un lavoro straordinario (l’intervento risale al 2007), ma la paziente di cui si parla era in stato vegetativo da venti mesi, non da diciannove anni.
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