Fesserie di cui si discute ormai soltanto in Italia

Il lavoro che Repubblica sta mettendo a disposizione di chi è stufo della tiritera-alibi “ma dove sono questi giovani in gamba” è meritorio (l’Unità lo sta facendo da un pezzo). Oggi Sandro Gozi:

Non c’è stata abbastanza attenzione per l’economia nei vertici del Pd? 
“Non c’è attenzione per la realtà. E non c’è competenza. Si orecchiano le mode mediatiche, su tutti gli argomenti. Non si studiano i problemi, le polemiche sono superficiali, nominalistiche”. 

Diranno che è la solita tirata del tecnico contro il politico. 
“I capibastone vanno avanti su queste dicotomie d’altri tempi. Tecnici e politici, politica e società civile. Fesserie di cui si discute ormai soltanto in Italia. La verità è che nessuno di loro mette mai il naso fuori dall’orticello dell’identità di corrente”. 

Ora va molto il conflitto generazionale, vecchi contro giovani. Si pensa alle quote giovanili, oltre a quelle rosa. 
“Guardi io vorrei proporre la quota grigia, per gli anziani. Si stabilisce che per statuto gli ultracinquantenni con più di due mandati hanno diritto al 20 per cento dei posti. Che è più o meno quanto accade di fatto negli altri partiti riformisti d’Europa”. 

Buona idea. Si potrebbe cominciare dalle liste europee? 
“Quello è il test vero della segreteria di Franceschini. Ha detto che vuole cambiare e io gli ho creduto. Facciamo una rivoluzione. Alle europee, invece dei soliti ripescati, proviamo a candidare gente competente, che magari conosce anche qualche lingua. Non l’ha mai fatto nessuno, né a destra né a sinistra. Col risultato che in Europa contiamo sempre meno. Secondo me gli elettori del centrosinistra ci premierebbero. Certo, finora i nomi che si sentono vanno nella direzione opposta”. 

p.s. sulle Europee e la formidabile occasione per promuovere nuove competenze e addestrare future leadership, avevamo insistito molto all’ultima Direzione Nazionale del PD.

Chiediamo che sulla prossima scadenza elettorale –le europee– la volontà di rinnovamento e di costruzione di una nuova classe dirigente passi attraverso due scelte chiare e visibili:
Mantenere le preferenze, rifiutando qualunque modifica all’attuale legge elettorale tale da limitare la scelta dei candidati da parte dei cittadini.
Evitare pensionamenti eccellenti selezionando candidati giovani sulla base di competenze e capacità da mettere alla prova della politica europea.

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