Eeeh?

Un suggerimento che vorrei sempre a dare a chi fa i quotidiani in Italia è questo: assumete uno solo per rileggere tutto il giornale prima di mandarlo in stampa, la sera. Basterebbe a ridurre del 90% le fesserie e le maldestrie dovute alla scarsa cura e alla fretta. Per esempio, se a Repubblica avessero riletto una sola volta questa notina nella pagina dei commenti, non ci avrebbero rimesso le mani?

“Il nome di Tutino è Marco e non Mario come per una svista è stato pubblicato ieri nell’intervista a lui”

update: certo, per accorgersi che il pezzo di pagina 43 tradotto dal New York Times è attribuito per qualche imponderabile ragione a Kate Galbraith mentre nell’originale era firmato da Leslie Kaufman, ci vuole un po’ più di attenzione.

Abbonati al

Dal 2010 gli articoli del Post sono sempre stati gratuiti e accessibili a tutti, e lo resteranno: perché ogni lettore in più è una persona che sa delle cose in più, e migliora il mondo.

E dal 2010 il Post ha fatto molte cose ma vuole farne ancora, e di nuove.
Puoi darci una mano abbonandoti ai servizi tutti per te del Post. Per cominciare: la famosa newsletter quotidiana, il sito senza banner pubblicitari, la libertà di commentare gli articoli.

È un modo per aiutare, è un modo per avere ancora di più dal Post. È un modo per esserci, quando ci si conta.

Abbonamento mensile
8 euro
Abbonamento annuale
80 euro