L’AQUILA – Li avevano presi ieri mattina con l’accusa più infamante, quella di aver tentato di rubare nella casa di un anziano di Onna, il paese sventrato dal terremoto. Quattro romeni, tra cui la badante dell´anziano sfollato a San Felice d’Ocre, sono stati processati per direttissima e subito rimessi in libertà perché il fatto non sussiste: non c’è stato alcuno sciacallaggio, si erano solo ripresi le loro cose e non avevano neppure toccato i centomila euro che l’uomo conservava sotto una mattonella.
I quattro erano stati arrestati per la segnalazione di un volontario della protezione civile che aveva deciso di tenerli d’occhio quando la donna aveva chiesto le chiavi di casa dell’anziano per poter riprendere le sue cose con l’intenzione di lasciare l´Italia. Il volontario l´ha seguita, e quando ha visto che entrava in casa dell´anziano accompagnata dai tre connazionali ha chiamato i carabinieri, sospettando che stesse approfittando dell’assenza del padrone. Processati per direttissima nell´aula giudiziaria allestita nella scuola della Guardia di finanza, sono stati liberati con tante scuse e con la restituzione immediata dei gioielli che gli avevano sequestrato: erano i loro.
(Da Repubblica di oggi)