C’è un intero fenomeno giornalistico che sta prosperando in queste settimane, e che ricade nella categoria “notizie che non lo erano”. Il meccanismo è questo, e riguarda le accuse e le analisi contro il Presidente del Consiglio di queste settimane: i giornali italiani pubblicano delle ricostruzioni ipotetiche e delle dietrologie quotidiane, che i lettori italiani sono ormai abituati a dimenticare il giorno dopo (le dimenticano gli stessi giornali, peraltro). Quelle ipotesi vengono però riprese dai giornali stranieri, che le hanno lette sui giornali italiani e le sintetizzano per i loro meno attenti lettori. E il giorno dopo i giornali italiani riprendono gli articoli stranieri, a sostegno delle stesse ipotesi che loro stessi avevano azzardati. Un esempio tra tanti: la voce per cui qualcuno lavorerebbe a far dimettere Berlusconi per sostituirlo con Mario Draghi. Uscita su un quotidiano italiano, ripresa dagli inglesi, e rilanciata dallo stesso quotidiano italiano come notizia: “secondo gli inglesi sarebbe pronta una sostituzione di Berlusconi con Mario Draghi”.
Parlando ancora dello stesso Presidente del Consiglio, tutti gli spettatori dei RaiNews24, del Tg3 o di SkyTg24 hanno potuto vedere il servizio della sua visita alla stazione di Viareggio e delle vivaci e forti contestazioni che ha ricevuto da molti viareggini. Era una notizia, sia politica che di cronaca. Che è poco misteriosamente sparita dal Tg1 e dal Tg2, in cui della visita si sono solo visti gli annunci soddisfatti di Berlusconi sui soccorsi all’opera. Notizie che lo erano.
Notizie che non lo erano
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