Mi ero appuntato per la rubrica di “notizie che non lo erano” della Gazzetta l’articolo di Enrico Beltramini sul Riformista di ieri, in cui si spiegava che la storia d’amore tra Robert Kennedy e sua cognata Jacqueline raccontata dal Corriere della Sera era una vecchia fissazione priva di riscontri di uno storico inattendibile, che da anni va raccontandola assieme alla tesi che a uccidere Robert sia stato un complotto di Aristotele Onassis.
Ma la cosa che Beltramini non sapeva, dove pure diceva che la storia non aveva nulla di nuovo – e probabilmente niente di vero – era che a raccontarla uguale, con la stessa fonte, erano stati proprio il Corriere della Sera e la stessa giornalista. Nel 1994. Cioè, quindici anni fa.
Corriere della Sera, 7 luglio 2009
Jackie, Bob e il fantasma di JFK Storia di un amore impossibile
Svelata la passione fra la vedova di Kennedy e il cognato
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
NEW YORK — Si sono amati con passio ne, sotto l’occhio indulgente di famigliari e consiglieri, senza che — nell’era pre web— una sola indiscrezione sul loro amore proibi to trapelasse mai sui media. A raccontare i dettagli anche scabrosi dell’arroventata love story che per ben quattro anni legò Jackie Kennedy al cognato Bobby è adesso un li bro: Bobby and Jackie: A Love Story scritto dall’americano David Heymann dopo due decenni spesi a setacciare gli archivi dell’Fbi e del Servizio Segreto
Corriere della Sera, 17 novembre 1994
“Jackie e Bob Kennedy amanti”
Secondo una nuova biografia choc l’ ex first lady si sarebbe suicidata
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
NEW YORK . “Se n’ e’ andata come desiderava, nei termini che ha scelto lei” spiego’ lo scorso maggio John John, senza una lacrima, ai giornalisti assiepati fuori dall’ elegante edificio al numero 1040 della Quinta avenue, dove sua madre Jacqueline era da poco spirata. Quelle parole assumono improvvisamente un nuovo, drammatico significato, alla luce di “A woman named Jackie”, la nuova biografia di David Heymann sull’ ex first lady, appena uscita in America. Jacqueline Onassis non e’ stata fulminata dal terribile cancro linfatico che l’ affliggeva, come il clan ha voluto dare a credere, ma si e’ suicidata. Non solo. Avrebbe anche avuto una “love story” col cognato, cominciata nel ‘ 63, poco dopo l’ assassinio del marito John, e finita con la tragica morte di Bobby Kennedy, cinque anni piu’ tardi. Una “love story” tanto appassionata da averla indotta a rimandare e rimandare il matrimonio con Aristotile Onassis, decidendosi a celebrarlo soltanto dopo la scomparsa dell’ adorato Bobby. Due tesi esplosive che hanno prodotto un terremoto nel mondo editoriale degli Stati Uniti e tra i membri del celebre e potente clan.
Forse uno degli aneddoti più esemplari e rivelatori di come funzionino i giornali italiani, ancora di più se prendiamo per vera la ricostruzione di Christian Rocca sulle reazioni al preteso “scoop” nella redazione di Repubblica.