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La settimana scorsa abbiamo raccontato a Condor del diciannovenne di origine giordana Hosam Smadi che si era convinto di fare un attentato a Dallas, ma è stato sgamato dall’FBI che allora gli ha preparato l’attentato e al momento in cui lui ha premuto il detonatore (finto) lo ha arrestato: e ora sono guai grossi.
Ieri il New York Times ha pubblicato però un’analisi sul sistema di controllo dei visti sul suolo americano: il ragazzo era arrivato nel 2007 con un visto studentesco, che era scaduto nel 2008. Da allora, Smadi ha potuto trovare lavoro, casa, procurarsi un documento di identità californiano, sposarsi, e persino essere fermato dalla polizia, senza che nessuno si accorgesse che era clandestino irregolare.
E io ho fatto due ore di fila al controllo passaporti di New York, l’altroieri.

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