Mi è venuta in mente una cosa: prendetela per il suo valore aneddotico, anche se il “è da mo’ che ve lo dicevamo” viene facile. Ma quando l’estate scorsa si diede da fare quel gruppo di volenterosi dentro al PD che prese il nome di “piombini”, e che poi in buona parte confluì dentro la candidatura Marino (ma si distribuì anche altrove) una delle prime serie iniziative politiche che prese fu di costruire contatti e condivisioni con persone vicine al PD e di cui il PD non si occupava abbastanza. Pensammo che qualunque mancanza del PD non doveva essere solo criticata, ma coperta da noi stessi. Cercammo quindi per primi Emma Bonino e Nichi Vendola. La prima fu molto disponibile e complice, e invitò Ivan Scalfarotto al congresso radicale che si sarebbe svolto pochi giorni dopo. Nichi Vendola non era in Italia, fu introvabile per un po’, e poi il gruppo fu distratto dalla campagna congressuale e il contatto non avvenne (anche per scelta dello stesso Vendola, informato della nostra disponibilità).
Bene. Stamattina è venuto fuori che in due delle contese elettorali più importanti i candidati del PD saranno Emma Bonino e Nichi Vendola.
«Abbiamo vinto perché le primarie sono state un successo. Detto questo, il Partito democratico avrebbe potuto già da prima sostenere Nichi Vendola»
(Rosi Bindi, su Repubblica stamattina)
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