La questione del terzo mandato di Formigoni ed Errani comincia a fare capolino in ambiti più ampi – dopo Michele Ainis, oggi ne parla anche Beppe Severgnini – ma è tuttora ignorata nelle sedi politiche e giuridiche che dovrebbero affrontarla (né vedo interventi da parte delle vestali part-time della “legalità”). Cosa succede se qualcuno all’indomani delle elezioni fa ricorso e impugna la loro eventuale vittoria?
Leggo meno su un’altra questione: l’attuale governatore si può candidare al quarto mandato? Alcuni giuristi pensano di no. Formigoni è infatti in carica dal 1995 e, dal 2000, è stato eletto con il sistema dell’elezione diretta; ma dal 2004 c’è una nuova norma («previsione della non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo del Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto»). La questione è complessa, ma mi sembra che il dibattito sia debole e avvenga solo all’interno del Pd lombardo. Altrove non se ne parla, neppure nel centrosinistra; anche perché Vasco Errani, potente governatore dell’Emilia-Romagna, ha un problema simile. Quindi, prepariamoci a salutare Robbie IV.